ConvegnEvento per il centenario della costituzione dell’Ordine professionale degli Architetti. 100 Anni di Noi 1923-2023. Dalla conservazione alla progettazione del futuro

(UNWEB) Terni. Si è svolto venerdì pomeriggio, presso il PalaSì, il convegno “Architettura e Territorio nella città del costruito”, promosso dall’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Terni. L’incontro, a celebrazione del centenario della costituzione dell’Ordine degli Architetti in Italia, è stato il primo di due convegni pubblici intorno al ruolo della professione e al contributo del lavoro degli architetti per la crescita e la qualità di vita della comunità. Un’occasione di riflessione sulle qualità esistenti e sulle nuove sfide che attendono chi si occupa dell’attività edilizia e di trasformazione del territorio, con uno sguardo anche alla realtà locale.

È stato osservato che le città e il territorio italiano stanno vivendo per la prima volta dal secondo dopoguerra un nuovo ciclo edilizio non più segnato dall’espansione e dalla crescita, ma dalla conservazione, dal rinnovo e dalla riqualificazione del costruito. Il convegno ha trattato del ruolo di chi si occupa del lavoro della città e del territorio: architetti, tecnici, imprese, responsabili della pubblica amministrazione, dei nuovi rispettivi compiti e visioni, con proposte di nuove regole e strategie ritenute più urgenti e necessarie. Si è parlato, tra i vari temi, del Teatro Verdi e dei teatri; del consumo di suolo; della qualità del costruito e del ricostruito e della relativa riqualificazione, tutela ed utilizzo dei beni culturali; della riconversione di luoghi, aree, edifici abbandonati, degradati o sottoutilizzati; del PalaTerni, dell’ex Camuzzi, ex Gruber, ex Bosco, palazzo BancaItalia, palazzo Inps, palazzo Primavera; dell’arte urbana, dei quartieri degli artisti e botteghe artigiane; del museo della città; della mobilità, del turismo per una città attrattiva; della mission e del ruolo degli architetti nella società caotica e in mutamento veloce; della necessità di nuove regole più moderne ed agili; del nuovo Prg; della cucitura città-periferie-antiche municipalità; dell’identità cittadina vera o presunta.

In seguito ai saluti istituzionali di Mons. Francesco Antonio Soddu, Vescovo di Terni, di Giovanni Maggi, Ass.re ai Lavori pubblici, e di Marco Iapadre, Ass.re all’Urbanistica del Comune di Terni, è intervenuto in qualità di relatore: l’Arch. Michele Beccu, di ABDR UniRoma3; e alla tavola rotonda hanno partecipato l’Arch. Massimo Ponteggia, dell’Ance; il Dr. Luigi Carlini, presidente della Fondazione CARIT; l’Arch. Piero Giorgini, del Comune di Terni; l’Arch. Francesco Andreani, consigliere OAPPC; il Dr. Luca Tomio, storico e teorico dell’Arte.

“In questa società dell’effimero e del temporaneo” ha affermato, in sintesi, Stefano Cecere, Presidente dell’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Terni, in seguito all’apertura dei lavori dell’Arch. Stefano del Pinto, “appartenere da cento anni a un Ordine professionale è azione durevole e di grande significato. Ricostruire edifici distrutti identici a come furono, nella convinzione di far rivivere il passato, equivale all'illusione di poter far risorgere un morto” ha citato Cecere dalle parole del professor Alessandro Morandotti (Professore Ordinario in Storia dell’arte moderna all’Università degli Studi di Torino, Dipartimento di Studi Storici), ed ha proseguito: “Il nostro Ordine in questo tempo è stato vigile e continua ad esserlo su quanto realizzato e recuperato nella nostra città. Si è fatto portatore di alcune scelte sulla viabilità e sull’importanza della nostra Fontana, posta nella piazza più centrale di Piazza Cornelio Tacito. Ha ascoltato ed è intervenuto sulla necessità della copertura e del suo restauro dell’Anfiteatro Romano, ancora non risolto e in itinere. Stiamo guardando con attenzione ad un altro spazio di aggregazione e di cultura riemersa in Largo Fratelli Cairoli; e abbiamo assistito in silenzio - non posso assicuraVi per quanto - alle discussioni sul recupero di uno dei simboli più importanti del nostro tessuto urbano: il Teatro Verdi, al quale dobbiamo ridare vita come contenitore di cultura e socialità, con l’aiuto di tutti. Citando Walt Disney” ha poi chiuso il Presidente Cecere, “Potete immaginare, creare e costruire il luogo più meraviglioso della terra ma occorreranno sempre le persone perché il sogno diventi realtà”.

Il secondo evento dell’iniziativa per il centenario della costituzione dell’Ordine professionale degli Architetti si svolgerà venerdì 10 novembre, alle ore 15.30, presso il PalaSì. Con la presenza dell’architetto ed ingegnere paesaggista berlinese, Andrea Kipar, e dal titolo “Ambiente, Natura e Architettura”, l’incontro vuole suggerire i migliori temi del lavoro edilizio e urbano e del compito degli architetti per un nuovo rapporto con la natura ed il paesaggio.

Cecere


 AVIS

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