inomideisignori(UMWEB) Terni. Elisabetta Sgarbi torna sul grande schermo con un film, I nomi del signor Sulčič, che intreccia una trama di finzione a un racconto della memoria e la ricostruzione della Storia all’indagine intima dei personaggi.

Presentato all’ultimo Torino Film Festival in una applaudita prima mondiale e salutato con felice attenzione dalla critica, I nomi del signor Sulčič verrà proiettato al Politeama il giorno 01 marzo alle ore 21 alla presenza della regista Elisabetta Sgarbi e dello sceneggiatore Eugenio Lio.

Una ricercatrice universitaria si inoltra lungo i viali del cimitero ebraico di Trieste per cercare di ricostruire la vita di una donna che là è sepolta. Da una lapide si passa a vecchi documenti e dai documenti si passa alla vita di un uomo, il signor Sulčič. Dopo aver attraversato settantacinque anni prima il confine che allora divideva l’Italia dalla Jugoslavia, il signor Sulčič ha cambiato la propria vita. La sua e quella degli altri. Risvegliarne il ricordo, in loro, però non è sempre un bene.

I nomi del signor Sulčič è un film di finzione che scava in un passato collettivo e condiviso, una sfida affascinante e tenace all’oblio. Un viaggio nella memoria personale e collettiva, tra spie naziste, fascisti, milizie di Tito, identità vere e false, padri e figli, veri o presunti tali.

Nel cast interpreti di grande levatura come Paolo Graziosi e Roberto Herlitzka, e le apparizioni di due figure somme della cultura mitteleuropea: Claudio Magris, e Giorgio Pressburger (che qui regala una estrema apparizione, dolorosa infantile e favolosa, quasi un lascito della sua opera). La cura delle musiche è affidata a un sodale di nome Franco Battiato.

“Portami via la memoria e non sarò mai vecchio” è la frase che chiude il film, il verso di un poeta ferrarese che mio padre amava molto e che ho voluto inserire nel film. Perché è sì un film sulla memoria, sul passato che si riaffaccia, su fantasmi – molto poco immateriali – che sorprendono il presente di un uomo che vive, ignaro, la sua vita. Ma è anche un film che celebra la sfrontatezza del vivere, di potere dire di no al cumulo del passato e della storia. A volte, un gesto liberatorio è un gesto di libertà.

Elisabetta Sgarbi

Elisabetta Sgarbi ha fondato e dirige La nave di Teseo editore. Ha ideato, e da 20 anni ne è Direttore artistico, il festival internazionale La Milanesiana. Dal 1999 dirige e produce i suoi lavori cinematografici


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