Allegretti Falsacappa Palini2Presentata la 41esima edizione della Sagra che ogni anno permette alla frazione bevanate di investire su iniziative per la comunità. Appuntamento dal 17 al 26 agosto

(UNWEB) Cantalupo. E' giunta alla sua 41esima edizione la “Sagra della Lumaca” di Cantalupo. Un evento che negli anni è stato capace di ritagliarsi un ruolo fondamentale nella vita economica e sociale della frazione di Bevagna. Quella in programma dal 17 al 26 agosto prossimi è qualcosa di più di una semplice sagra, soprattutto per quello che è riuscita a riversare sul territorio nel corso di oltre quattro decenni. Merito dei cantalupesi e della Pro Loco di Cantalupo-Castelbuono, che attraverso i fondi della festa paesana hanno investito in iniziative di carattere sociale e culturale. “Quando tutto è iniziato, in zona non esistevano ristoranti e allevamenti di lumache – spiega Sauro Allegretti, segretario della pro loco -. A distanza di quaranta anni, è nata una preziosa rete economica legata all'elicicoltura. La caratteristica delle nostre lumache (lumaca Aspersa) permette di cucinarle anche arrosto, senza romperne il guscio. Due anni fa abbiamo registrato il marchio della nostra Sagra, perché c'era chi puntava a lucrarci senza autorizzazione”. Cantalupo da diversi anni fa parte della rete italiana “Città delle lumache”, con le sue prelibatezze che sono finite dal Piemonte alla Sicilia. Anche il famoso sugo delle lumache in umido ha oramai un suo “disciplinare”, tramandato di generazione in generazione, sin dalle prime edizioni della sagra. La manifestazione richiama ogni anno migliaia di persone, attirate anche dalla bontà e genuinità dei prodotti che vengono serviti insieme alle lumache: tutte materie prime a chilometro zero come l'olio, il pane e il vino. I PROGETTI -I proventi della “Sagra della Lumaca” permettono alla Pro Loco Cantalupo-Castelbuono di far vivere tutto l'anno le due comunità. Numerose le operazioni di recupero del patrimonio culturale: dalla sistemazione delle edicole votive a quelle di affreschi nei luoghi sacri, senza dimenticare il finanziamento di interventi strutturali delle chiese. I volontari sono intervenuti però anche sul cosiddetto “patrimonio immateriale”, attraverso importanti pubblicazioni: lo statuto di Castelbuono tradotto dal latino e molti libri sulla storia ed il folklore di Cantalupo. Gli ultimi due in ordine di tempo, in uscita in questi giorni, riguardano gli internati cantalupesi della Seconda Guerra Mondiale – con la testimonianza diretta di uno dei sopravvissuti – ed un altro sulle tradizioni locali. Particolare attenzione è rivolta anche alla scuola di Cantalupo, con la Pro Loco che annualmente garantisce il finanziamento dell'offerta formativa. “Ora il nostro impegno è verso il recupero della chiesa paesana di Santa Maria Addolorata, chiusa dal terremoto del 2016 – sottolinea Sauro Allegretti -. Inoltre, ci piacerebbe estendere con nuove opere il percorso del Parco dell'arte che va da Piandarca e arriva a Castelbuono, insieme alla possibilità di segnalare e rendere percorribili i sentieri della nostra collina”. Il presidente della Pro Loco Cantalupo-Castelbuono, Angelo Palini, ha inoltre sottolineato “l'attenzione che la Sagra ha nei confronti dell'ambiente. Tutto il materiale utilizzato è biodegradabile, mentre i piatti serviti sono a chilometro zero”. Alla conferenza stampa di presentazione della 41esima edizione della “Sagra della Lumaca” è intervenuto anche il sindaco di Bevagna, Annarita Falsacappa: “Questo evento fa oramai parte della tradizione del nostro territorio – commenta il primo cittadino -. L'amministrazione comunale tiene in modo particolare a questa Sagra, capace negli anni di portare sviluppo nel territorio e non solo a Cantalupo: oltre a saper proporre ogni anno nuovi piatti, i cantalupesi e la Pro Loco hanno da sempre investito i proventi della Sagra in progetti e iniziative di carattere pubblico. Non è retorico dire – conclude Falsacappa – che nel periodo della manifestazione un'intera frazione si mobilita, dai ragazzini agli anziani. Tutti lavorano per la buona riuscita dell'evento”. IL PROGRAMMA –L'edizione 2019 partirà ufficialmente sabato 17 agosto e proseguirà fino a lunedì 26 agosto. Oltre all'apertura dello stand gastronomico, tutte le sere orchestre e spettacoli sul palco. Nel giorno dell'inaugurazione previsto anche il taglio del nastro del quarto concorso fotografico “I segni del tempo”, con la premiazione in programma per sabato 24 agosto. Domenica 18 agosto alle otto di mattina inaugurazione della 24esima estemporanea di pittura dal titolo “Uomo e ambiente, un rapporto da ricostruire”. Tra gli altri appuntamenti in programma, anche il 15esimo raduno di mountain bike “Le colline del Sagrantino”, realizzato con la collaborazione del G.S. Piandarca (domenica 25 agosto, ore 9). Per i cantalupesi, il periodo di festa si è aperto ufficialmente domenica 11 agosto, quando al Centro polivalente circa 300 paesani provenienti da ogni parte del mondo si sono ritrovati per la consueta rimpatriata pre-sagra.


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