settore disabiliComune, autorità di P.S. e società risolvano un problema non più prorogabile.

(ASI) Lettere in redazione. Perugia. I disabili che frequentano lo stadio Curi sono letteralmente impossibilitati dal poter vedere in condizioni normali le partite di calcio a causa dei pannelli in plexiglass che li separano dal terreno di gioco che col passare del tempo, le intemperie e le attività di irrigazione sono diventati molto sporchi. Sono quasi 10 anni che si cerca di risolvere questo problema ma finora non si è andati oltre a soluzioni provvisorie di ripiego che non hanno portato a nessun risultato concreto.

La società Perugia calcio, che tanto sta facendo a livello di infrastrutture e pur sensibile alla questione, si trova impossibilitata nell’implementare soluzioni semplici come rimuovere il plexiglass o tagliarlo ad una certa altezza per rendere la visuale sgombra a causa di problemi burocratici e di autorizzazioni che le impongono prescrizioni più gravose e complicate da mettere in atto.

Appare strano come per attuare cervellotiche disposizioni delle autorità di Pubblica Sicurezza negli stadi si ottenga di fare lavori inutili in un battibaleno (per ultimo gli assurdi pannelli separatori nella curva sud dell’Olimpico di Roma), mentre non si riesce a trovare una soluzione per delle piccole modifiche che consentirebbero anche ai disabili di assistere degnamente alle partite di calcio. E’ una situazione vergognosa che la città di Perugia e la società calcistica stessa non meritano.

Anche il Comune faccia la sua parte, si interfacci con le altre istituzioni per trovare una soluzione il più semplice possibile e faccia valere la convenzione in essere con il Perugia Calcio, concordando con la società che sia data priorità assoluta al settore disabili per i lavori di manutenzione straordinaria e migliorie per i quali le riconosce un contributo annuo di 250 mila euro.

Radicaliperugia.org

Michele Guaitini – segretario

Andrea Maori – tesoriere