pranzo alla mensa comune-caritas nel giorno festa san costanzo 2015 foto 2«In città regni la pace e la concordia anche attraverso le opere socio-caritative, eliminando l'egoismo e l'individualismo che dividono la comunità»

(ASI) Perugia ha celebrato il suo Santo patrono Costanzo anche al Punto di Ristoro Sociale Comune-Caritas, dove all'ora di pranzo, il 29 gennaio, il sindaco Andrea Romizi e il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti si sono recati in visita e consumato il pasto con i cinquanta e più ospiti abituali di questa realtà socio-caritativa della città, segnalati dai Servizi sociali del Comune e dai Centri di Ascolto parrocchiali.

Tra i commensali c'erano anche l'assessore comunale alle politiche sociali Edi Cicchi, il direttore della Caritas diocesana Daniela Monni con i suoi condirettori, i coniugi Luisa e Giancarlo Pecetti, la responsabile del Centro di Ascolto diocesano e del Punto di Ristoro Stella Cerasa ed altri operatori e volontari che si sono non poco prodigati, anche in un giorno di festa, ad accogliere al meglio tutti gli ospiti. Tra questi c'era anche la dott.ssa Susanna Perazzini, responsabile dell'Hospice dell'Asl di Perugia, giunta al Punto di Ristoro come «semplice ospite ed amica dei volontari Caritas», come lei stessa si è definita, insieme ad Alberto, un paziente ricoverato da un mese all'Hospice e che tra pochi giorni, grazie alla collaborazione con la Caritas diocesana, sarà accolto in una struttura dell'organismo pastorale della Chiesa perugina, dove continuerà a ricevere l'assistenza sanitaria domiciliare.

Una comunità civile e religiosa che si fa carico dei figli più piccoli e deboli: è quanto è emerso nei brevi discorsi di saluto del sindaco e del cardinale, che hanno parlato della città come di «una grande famiglia di famiglie. Anche voi ospiti della Mensa Comune-Caritas, che vi ritrovate insieme al suo interno quasi tutti i giorni, siete una famiglia di questa grande famiglia che è Perugia, che oggi fa festa al suo Santo patrono Costanzo».

«Abbiamo desiderato il sindaco ed io – ha detto il cardinale Bassetti – di condividere con voi, che siete i nostri fratelli preferiti, questo momento di festa. San Costanzo pregava per la pace e la concordia di tutti i cittadini e mi auguro che fra tutti noi - credo di dirlo a nome anche del nostro sindaco - regni sempre la pace e la concordia, ma il fondamento della pace e della concordia è la giustizia».

«La festa del Santo patrono – ha commentato il primo cittadino – deve essere condivisa dal cardinale e dal sindaco insieme anche con quella parte di città che in questa delicata fase storica ha qualche difficoltà in più. Credo che il significato che più di altri hanno queste feste cittadine, in modo particolare la festività di san Costanzo, è quello di sentirci più uniti. La nostra è una comunità che ha lontane radici e una grande storia, ma che nel tempo si è un po' sfilacciata. Oggi è il momento di riunire i vari pezzi di comunità eliminando l'egoismo, l'individualismo e sentirci tutti più uniti e, quindi, tutti più forti».

 


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