Giampiero Bianconi 2Da quest’anno per rispondere meglio alle esigenze del territorio oltre al bando generalista verrà introdotta la formula di finanziamento per singoli settori

(UNWEB) PERUGIA - Si apre una nuova stagione per la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, che ha deciso di rispondere in modo più puntuale ed efficace alle richieste del territorio in cui opera introducendo la novità dei bandi a tema.
Proprio in occasione del suo 25esimo anno di età la Fondazione ha stabilito di iniziare con interventi specifici a favore del Sociale, per poi seguire negli anni successivi con altri settori e con cadenze che verranno stabilite attraverso una puntuale programmazione annuale.
Gli Organi dell’Ente hanno infatti deliberato l’avvio di questa nuova modalità di finanziamento dei progetti presentati da terzi – Enti pubblici, privati e Associazioni – che va intanto ad affiancarsi a quella tradizionale del bando generalista fino ad ora utilizzata.
Nello specifico, con l’adozione di questo nuovo modello entro la fine del 2017 oltre al bando generalista, che continuerà a prevedere la presentazione di richieste di contributo nei diversi settori di intervento scelti della Fondazione nell’ambito di quelli ammessi dalla normativa sulle fondazioni di origine bancaria, verrà emanato anche un ulteriore bando a tema che raccoglierà le richieste finalizzate alla realizzazione di progetti che riguardano il Sociale. Tale settore è stato individuato per la particolare attenzione che la Fondazione sta rivolgendo al cambiamento degli scenari sociali, in particolar modo al rafforzamento dell’impegno in attività che hanno l’obiettivo di contrastare le situazioni di bisogno delle famiglie disagiate e delle categorie più deboli, come minori, anziani e donne in difficoltà.
Nel 2018, si rafforzerà ancora di più il ruolo dei bandi a tema – ne verranno emanati altri nei settori Arte e cultura, Educazione e Ricerca scientifica - così da indirizzare gli interventi della Fondazione su temi mirati.
“Con questa scelta – sottolinea il Presidente Giampiero Bianconi – intendiamo ottimizzare l’impiego delle risorse erogate e dare una risposta sempre più puntuale alle esigenze del territorio e dell’intera comunità, favorendo i processi di aggregazione dei soggetti richiedenti anche attraverso la progettazione partecipata. Il programma è ancora in fase di ultimazione, ma è certo che l’introduzione dei bandi a tema rappresenta un passo in avanti della Fondazione che, sulla scia dei risultati ottenuti in 25 anni di attività, si prepara ad affrontare le sfide del futuro con uno strumento più specifico ed efficace che intende perseguire in maniera prioritaria i bisogni del territorio anche attraverso l’attivazione di strumenti di ascolto e confronto”.


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