Paolo Gigli(UMWEB) Perugia. Solenne cerimonia, questa mattina, nella sede didattica della Scuola Interdipartimentale di Medicina e Chirurgia, al Polo Unico di Sant’Andrea delle Fratte, per l’intitolazione di un’aula didattica al professor Giovanni Gigli, già direttore dell’Istituto di Patologia Speciale Medica e Metodologia Clinica dell’ Università di Perugia e dell’ospedale negli anni 1961-1971.

L’iniziativa è stata promossa dalla Scuola Interdipartimentale di Medicina e Chirurgia su proposta del professor Geremia B. Bolli, direttore della sezione di Endocrinologia e Metabolismo del Dipartimento di Medicina dell’Ateneo.

Alla cerimonia ha partecipato Paolo Gigli, figlio dell’illustre clinico.

“La mia presenza vuol rappresentare la gratitudine dell’intero Ateneo nei confronti di un Maestro come è stato il professor Giovanni Gigli – ha detto il Rettore Franco Moriconi -. Guardare all’indietro, alle ‘radici’, è importantissimo: il professor Gigli rappresenta una delle ‘pietre’ portanti sulle quali è stata fondata la Facoltà di Medicina. Oggi più che mai, dobbiamo fondarci sulla professionalità e la qualità delle persone e in particolare degli scienziati per mantenere alto il livello di questa Facoltà, come amo chiamarla”.

Il professor Bolli ha sottolineato l’importanza del ruolo rivestito dal professor Gigli all’interno della comunità medica perugina e umbra: un innovatore in ricerca clinica e assistenza in settori fondamentali quali nefrologia, cardiologia e pneumologia

“Giovanni Gigli – ha evidenziato il professor Bolli - ha dato lustro all’Università di Perugia e innovazione alla sanità umbra. Molti suoi allievi, e allievi degli allievi, hanno continuato e continuano ad operare nella strada da lui tracciata, seguendo il suo approccio e il suo esempio. Oggi Perugia ricorda un grande personaggio, un Maestro della medicina del recente passato che ha lasciato un contributo indelebile, un esempio di scienza clinica, di moralità e anche di grande umanità nel rapporto del medico con le persone ammalate”.

E’stato poi il professor Giovanni Casucci a ripercorrere la carriera del professor Gigli, ricordando anche i tanti suoi allievi che hanno continuato nel solco tracciato dal professor Gigli, persona colta e preparata, ma anche modesto, schivo, di poche parole, di elevato spessore morale, di grande umanità con i colleghi, gli allievi, i malati.

Sono inoltre intervenuti i professori Carlo Riccardi, Vito Peduto, i vertici dell’Azienda Ospedaliera di Perugia con il Direttore generale dottor Emilio Duca e il Direttore sanitario dottor Diamante Pacchiarini, il presidente dell’Ordine dei medici di Perugia Graziano Conti.

Tante ancora le testimonianze degli allievi come Maurizio Toso e Attilio Losito e dei suoi successori come Paolo Brunetti e Fausto Santeusanio.

Al termine lo scoprimento della targa di intitolazione dell’aula al professor Gigli.

Giovanni Gigli arriva all’Università di Perugia con l’inizio dell’anno accademico 1961/62, per accordi intercorsi fra l’allora direttore della Clinica Medica di Pisa, professor Gabriele Monasterio, e il Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Perugia, professor Lucio Severi, a ricoprire la cattedra di Medicina Interna dell’Istituto di Patologia Speciale Medica e Metodologia Clinica, lasciata dal professor Paolo Larizza, nel frattempo trasferitosi alla Clinica Medica della stessa Facoltà. Porta con sé, da Pisa, persone che hanno fatto storia, Giulio Muiesan, Camillo Valori, Augusto Sorbini e “arruola” a Perugia giovani che hanno fatto la loro e la storia della sanità in Umbria: Vittorio Grassi, Umberto Buoncristiani, Vincenzo Renzini, Giovanni Casucci, Luigi Corea, Carlo Porcellati, Tommaso Todisco, Attilio Losito, per ricordare alcuni nomi, insieme a tanti altri.

Nei 10 anni della sua permanenza, Gigli porta innovazione nel settore medicina interna dell’Ateneo perugino: specialità prima non presenti a Perugia e in Umbria, come nefrologia e dialisi (poi affidata a Umberto Buoncristiani e Attilio Losito), pneumologia (Augusto Sorbini, Vittorio Grassi e da ultimo Tommaso Todisco), cardiologia universitaria (Giulio Muiesan, poi Luigi Corea) iniziano, si affermano e oggi sono realtà vitali della nostra Facoltà e Azienda Ospedaliera. La nefrologia umbra, in particolare, oggi una bella realtà a confronto con altre regioni, inizia e si sviluppa in tutto il territorio di Perugia e Terni, negli ospedali periferici, grazie a Gigli e il suo allievo Umberto Buoncristiani.

Gigli lascia Perugia nel 1971 alla morte di Gabriele Monasterio, per subentrare alla direzione della Clinica Medica di Pisa.


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