ferrovia(UNWEB) Foligno. Si è tenuta nella mattinata odierna a Foligno la riunione di Confconsumatori per discutere riguardo le problematiche umbre in materia di trasporto ed infrastrutture. Nel ricordare l’impegno dell’associazione a tutela dei consumatori, Confconsumatori ha ribadito anche il proprio impegno e contributo sul tema dei traporti e delle infrastrutture in Umbria.


Per inaugurare il nuovo ciclo di lavoro, che l’associazione porterà avanti nei prossimi anni, si è ripartito dai temi che da sempre sono stati cavalli di battaglia ed obbiettivi fondamentali da conseguire. Sono stati pertanto redatti 7 punti programmatici principali che costituiranno il fulcro delle iniziative che Confconsumatori intende portare avanti.
1) Nel ricordare l’importanza rivestita dal vettore su ferro, e la inderogabile necessità di potenziarlo, Confconsumatori, ha espresso forte apprezzamento alla notizia che Anas procederà al risanamento delle gallerie nel tratto perugino del raccordo Perugia – Bettolle. Parimenti è stata espressa soddisfazione per la notizia che la somma di circa 80 milioni di euro sarà anche utilizzata per lo studio di possibili varianti e potenziamenti della medesima tratta stradale la cui viabilità è ormai fortemente compromessa nelle ore di punta. Proprio su questo tema Confconsumatori ricorda che parte del problema di sovraccarico della rete stradale perugina è dovuta anche alla chiusura della tratta metropolitana della ex Ferrovia Centrale Umbra da Perugia Sant’Anna a Perugia Ponte San Giovanni, e che l’accelerazione dei lavori di riapertura dovrebbe essere seriamente considerata anche e soprattutto quale parte integrante di un più vasto piano per l’alleggerimento della viabilità cittadina. Del resto l’aumento del traffico veicolare proprio in seguito alla chiusura della breve antenna ferroviaria metropolitana è cosa ben nota ed evidente.
2) Confconsumatori ha chiesto di sapere quale sia lo stato di avanzamento dei lavori di raddoppio sulla tratta ferroviaria Campello – Spoleto. L’associazione ricorda altresì che tale progetto avrebbe dovuto far parte di un ben più ampio e radicale programma di potenziamento recentemente accantonato da Rfi, che prevedeva in origine il raddoppio di binario con tracciato in variante veloce da 180 km/h lungo tutta la tratta tra Foligno e Terni. Decaduto, o comunque accantonato il progetto tra Spoleto e Terni, Confconsumatori ha chiesto ufficialmente di conoscere e soprattutto di informare i cittadini umbri sulle tempistiche per l’apertura della tratta Campello – Spoleto, ormai da tempo in avanzata fase di completamento.
3) Per l’intera ferrovia Foligno – Terontola invece Confconsumatori ha nuovamente richiesto la velocizzazione della linea. Soprattutto nel tratto tra Perugia e la Toscana insistono infatti numerosi passaggi a livello, fonte continua di disagi e rallentamenti, oltre che di rischi per la sicurezza. Si è pertanto auspicato la celere ripresa dei lavori di eliminazione dei suddetti passaggi a livello riprendendo il progetto di velocizzazione ormai fermo da troppi anni. In tal frangente Confconsumatori ha anche ricordato come la necessità di fare la “cura del ferro” debba passare dalle parole ai fatti, e l’unico modo per renderla possibile è che il vettore su ferro migliori in fatto di sicurezza e divenga ancor più concorrenziale nei confronti della motorizzazione su gomma.
4) Sempre rimanendo in ambito Foligno – Terontola, Confconsumatori ha sollecitato la ricostruzione del binario 5 presso la stazione di Perugia Fontivegge ricordando i 3 punti principali che qualificano quest’opera come strategica:
a) Interscambio con il Minimetrò e adduzione di utenza a doppio senso tra i due vettori sottraendola al vettore su gomma onde diminuire il traffico veicolare e trasferirlo su vettori meno inquinanti.
b) Funzione strategica per la creazione della metropolitana di Perugia per la cui realizzazione la maggior parte delle opere necessarie (fermate e stazioni) sono già pronte da anni.
c) Attestamento a Perugia Fontivegge dei Treni provenienti da Città di Castello, la cosiddetta tratta “nord” della ex Fcu, in accordo con le richieste dei pendolari dell’alta valle del Tevere e con quelli della zona perugina dei Ponti
5) Proprio la ex Fcu è la grande Cenerentola dell’Umbria dato che attualmente solo i 50 chilometri tra Perugia e Città di Castello sono percorribili al prezzo di pesanti limitazioni. Confconsumatori ha auspicato la stesura quanto prima di un adeguato piano industriale per la riapertura della restante tratta nord (almeno fino a San Giustino) e della tratta sud. Per l’associazione il fatto che quest’ultima sia stata inserita tra quelle di interesse strategico nazionale, dovrebbe far riflettere sulla necessità inderogabile della sua rimessa in esercizio. Confconsumatori ha inoltre ritenuto che la stesura del suddetto piano debba contenere precise clausole vincolanti al rispetto dei tempi previsti dallo stesso piano industriale onde evitare ulteriori slittamenti del ritorno alla normalità della ex Fcu.
6) Passando dalle infrastrutture ai mezzi che le devono percorrere, Confconsumatori ha espresso l’auspicio ad un rinnovo quanto più possibile celere del parco mezzi circolanti in Umbria. In particolare l’associazione ha chiesto delucidazioni riguardo ai treni “Super Regionali” di prossima fornitura. Si ravvisa infatti che la conformazione a treno completo, necessaria per poter impostare treni da 200 km/h in servizio regionale, non consente alle officine umbre di Foligno di prenderne in carico la manutenzione in quanto non vi sono presenti impianti che consentano la lavorazione di treni completi. D’altro canto Confconsumatori ha ricordato che la mancata entrata in servizio di questi treni entro il 2021 porterebbe a conseguenze disastrose per i pendolari umbri cui verrebbe di fatto negato l’accesso alla linea Direttissima Alta Velocità tra Orte e Roma (e non solo), con ovvi importanti aumenti dei tempi di percorrenza.
7) Proprio i “Super Regionali” sono stati considerati da Confconsumatori quali la migliore chiave di volta per dare inizio ad una politica di investimenti nelle officine ferroviarie di Foligno. Dato che non solo i “Super Regionali”, ma tutti i treni regionali di prossima generazione saranno del tipo a “treno completo”, l’associazione ha auspicato la costruzione dei nuovi fasci di binario da 400 metri con accesso diretto alle officine ferroviarie, peraltro da tempo oggetto di proposte ed interessamento da parte di Rfi e Trenitalia. La salvaguardia delle officine di Foligno è infatti stata giudicata quale necessità inderogabile onde tutelare sia la gestione strategica delle ferrovie e dei treni in Umbria, che per tutelare tutto l’indotto lavorativo e, possibilmente, potenziarlo. A tal fine Confconsumatori ha proposto anche nuove destinazioni d’uso, sempre nell’ambito della meccanica pesante, dei capannoni e delle attrezzatura oggi ridondanti. Nel caso di specie Confconsumatori ha proposto anche la manutenzione di mezzi delle forze armate italiane che da tempo lamentano proprio la carenza di impianti ove procedere alla manutenzione dei propri mezzi.

 


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