IMG 20151121 WA0004Grande partecipazione alla veglia organizzata dalla diocesi per le vittime del terrorismo e delle guerre; presenti anche due giovani arrivati da Parigi

Monsignor Sorrentino: “non possiamo arrenderci al ricatto della paura”


(ASI) ASSISI – Assisi risponde con la forza della preghiera e del raccoglimento all’ondata di violenza del terrorismo che ha colpito prima Parigi e poi il Mali.
Oltre duecento persone hanno infatti partecipato alla veglia di preghiera indetta dal vescovo diocesano monsignor Domenico Sorrentino.
Il momento di raccoglimento iniziato venerdì sera 20 novembre alle 21 al monastero delle Clarisse di santa Colette, piccolo frammento di Francia in Umbria, e dopo una breve processione si è concluso alla chiesa dell’istituto Serafico dove si è svolta l’adorazione eucaristica per tutta la notte.
Dopo il saluto della madre badessa che ha ringraziato per la nutrita partecipazione, alla lettura di un brano del Vangelo è seguita l’omelia del vescovo che ha invitato i cristiani a “non stare al diktat della paura” e gli stessi islamici “a prendere le distanze da questa qualifica religiosa dell’azione di questi assassini. Dio è amore è Dio della vita – ha continuato monsignor Sorrentino – è Dio della misericordia, del perdono. Chiunque uccide in nome di Dio bestemmia Dio, come ha detto il Papa”.
Nella sua omelia il vescovo ha poi richiamato la via del dialogo e della diplomazia per “isolare le schegge impazzite del sistema globale” auspicando una strategia comune che “trovi concordi tutti gli stati fondati sul rispetto dell’uomo, pronti a interrogarsi non tanto sulle bombe da sganciare quanto sul ‘pane’ da provvedere, in una diplomazia costruttiva che mai rinuncia al dialogo anche quando questo appare impossibile”.
Alla veglia hanno preso parte anche due giovani parigini venuti in pellegrinaggio nella città del Poverello.


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