celebrazione del mercoledì delle ceneri in cattedrale perugia(ASI) Perugia. La Quaresima, che i cristiani si apprestano a vivere a partire dalla celebrazione del Mercoledì delle Ceneri, quest’anno sarà ancor più vissuta come “tempo forte” in cui rigenerarsi nella fede e ripacificarsi con Dio, con se stessi e con il prossimo. Papa Francesco ci esorta a vivere intensamente la Quaresima nell’Anno giubilare straordinario “per celebrare e sperimentare la Misericordia del Signore”, praticando convintamente la Parola, la Riconciliazione, la Catechesi e la Carità.

Le catechesi sulla “conversione quaresimale”.

Alla comunità diocesana perugino-pievese viene proposto un ciclo di catechesi nelle cinque domeniche quaresimali: 14, 21 e 28 febbraio e 6 e 13 marzo. Le catechesi verteranno sulla “conversione quaresimale”, guidate dal cardinale Gualtiero Bassetti e dal vescovo ausiliare mons. Paolo Giulietti, e si terranno nella cattedrale di san Lorenzo con inizio alle ore 17 e a seguire la santa messa (ore 18).

Le celebrazioni del rito dell’imposizione delle Ceneri.

Sempre in cattedrale, il 10 febbraio (ore 18), si celebrerà il Mercoledì delle Ceneri con la santa messa presieduta dal cardinale Bassetti. Come è tradizione, prima dell’ora di cena (ore 19.15), nella chiesa dell’Università degli Studi sarà celebrata, dal vescovo ausiliare mons. Giulietti, l’Eucaristia d’inizio Quaresima con il rito dell’imposizione delle Ceneri a studenti, docenti e personale amministrativo.

I ritiri spirituali per gli operatori della Carità.

La Chiesa perugino-pievese, in sintonia con quanto invita a fare il Santo Padre, attraverso la sua Caritas diocesana, promuoverà, nei quaranta giorni di preparazione alla Pasqua, una giornata di “Ritiro spirituale” dal tema “Caritas Christi urget nos”, rivolta a quanti operano in diverse forme nelle attività di carità. La giornata sarà celebrata localmente, all’interno dei singoli gruppi, perché è volontà del Papa che il Giubileo venga celebrato soprattutto in loco. Non è stata fissata una giornata unica per tutta la Chiesa, in modo da permettere ad ogni organismo o istituzione di carità di realizzarla a seconda delle proprie esigenze. La Caritas diocesana renderà noto a breve il calendario dei ritiri spirituali quaresimali, che si articoleranno in tre momenti: la celebrazione penitenziale con confessioni individuali, la condivisione in gruppo e la celebrazione eucaristica.

Vivere intensamente anche le Opere di Carità.

Per tutto l’anno i fedeli e le persone di buona volontà vengono invitati a compiere Opere di Carità verso quanti si trovano a vivere situazioni difficili. La Quaresima è il tempo più proficuo per “intensificare” quest’impegno di condivisione e solidarietà cristiana, che nella comunità diocesana perugino-pievese si concretizza nel sostenere l’annuale “Grande raccolta viveri” per le popolazioni povere delle Ande peruviane. Quest’iniziativa, che vede coinvolti tanti adolescenti e famiglie, è promossa da Caritas, Pastorale giovanile e Operazione Mato Grosso, con la collaborazione di parrocchie e realtà socio-caritative ecclesiali.

Altri segni significativi, che raccolgono l’invito di papa Francesco affinché nella nostra società consumistica ci sia “cibo per tutti”, sono gli “Empori della Solidarietà” della Caritas. A Perugia, dal 2014, è attivo l’“Emporio Tabgha”, presso il “Villaggio della Carità Sorella Provvidenza”, e in questa Quaresima sono attese le aperture di due nuovi “Empori, uno a San Sisto e l’altro a Marsciano. Un terzo “Emporio”, presso la Parrocchia di Ponte San Giovanni, sarà inaugurato nel corso dell’Anno giubilare. Queste opere non sono solo luoghi in cui attingere con dignità aiuti materiali, ma anche di ascolto delle povertà, sempre più umane, e di sensibilizzazione per le comunità locali verso queste stesse opere e le loro finalità. «Anche le esperienze delle “Raccolte viveri” e degli “Empori” - sottolinea Daniela Monni, direttrice della Caritas diocesana di Perugia – ci aiutano a riflettere sul fatto che “il cibo da sempre rappresenta un tema che colpisce, verrebbe da dire allo stomaco, l’uomo, ma purtroppo è anche un tema su cui ancora oggi convivono i più grandi paradossi: fame e obesità, carestie e spreco alimentare, diritto al cibo e speculazione sui prodotti alimentari”. Non è un caso che l’iniziativa degli “Empori” – ricorda la direttrice Caritas – sia stata scelta dalla nostra Chiesa diocesana come “opera-segno per il Giubileo Straordinario della Misericordia”; un tempo in cui papa Francesco ci esorta anche a riflettere sulla necessità di dare vita, a partire dalle nostre famiglie e comunità locali, a forme concrete di contrasto allo spreco alimentare».


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