giubileoscuola(ASI) Perugia - L’Ufficio diocesano per l’Educazione e per la Scuola di Perugia, insieme al cardinale Gualtiero Bassetti e del vescovo ausiliare mons. Paolo Giulietti, ha celebrato il Giubileo della scuola. La prima settimana, dal 3 all’8 maggio, ha visto la cooperazione di numerose scuole statali e paritarie del territorio perugino, coinvolgendo studenti, famiglie, docenti, dirigenti scolastici, personale non docente ed animatori di oratori.  



Il 3 maggio, l’Istituto Suore Gesù Redentore del Bellocchio, in via Pievaiola, ha iniziato con il tema “Una sola famiglia umana, cibo per tutti è compito nostro”; sempre sul tema contro lo spreco, il Liceo artistico statale “Bernardino di Betto“, ha curato una mostra con un materiale di diverso genere.
Il 4 maggio, presentazione del libro, “Quando il giorno era una freccia”, a cura dell’Agesc (Associazione genitori scuole cattoliche).
Il 5, presso l’Oratorio “C‘entro”, di Ponte San Giovanni, si è tenuta la conferenza sul tema “Scuola, Oratorio e Territorio”, realizzata con l’Istituto comprensivo numero 12 di Perugia.
Il 6 maggio, al teatro Eden di Ponte Felcino, si è svolto il concerto dei cori scolastici degli Istituti di ogni ordine e grado, con il sostegno dell’Istituto comprensivo numero 14, di Perugia.
Il 7, mons. Giulietti, nella chiesa di santa Teresa dei Carmelitani Scalzi, in via dei Priori, insieme ai fedeli, ha iniziato il pellegrinaggio penitenziale verso la cattedrale di San Lorenzo. Durante la sosta davanti alla chiesa di San Filippo, il vescovo ausiliare ha ricordato la venuta a Perugia della congregazione dei filippini, impegnati nell’educazione e nella crescita dei ragazzi. Successivamente, la cerimonia d’apertura della Porta Santa del Duomo perugino, per tutto il mondo scolastico. La celebrazione presieduta dal cardinale Bassetti è stata allietata dal coro delle voci bianche del Conservatorio musicale statale di Perugia e dall’orchestra del Liceo Musicale.
Il Cardinale ha ricordato nell’omelia, come la scuola sia il luogo più importante della nostra società, con dei docenti appassionati e preparati, con delle famiglie attente e collaborative e con degli studenti desiderosi di crescere e maturare. Ha poi invitato gli studenti a non lasciarsi rubare da nessuno la bellezza e l’amore per lo studio e per la scuola, quest’ultima vista come il luogo dove si dovrebbe educare al bello, al vero e al bene. La collaborazione tra famiglia e scuola è la riuscita per la crescita dei nostri figli. Il porporato ha parlato di libertà di educazione che non significa essere liberi di insegnare qualsiasi cosa, seguendo le mode o peggio le ideologie del momento. Libertà è prima di tutto costruire un rapporto di fiducia e di lealtà tra professori, famiglie e studenti.
I professori sono chiamati a servire gli studenti e non a comandare: a servirli come fossero propri figli. Ha ribadito che, amare i propri studenti, significa educarli, correggerli, non esortarli ad essere dei supereroi della scuola, competitivi ed antagonisti. Ai ragazzi ha ricordato che, per seguire Gesù, e “la sua scuola di vita“, è necessario portare rispetto verso chi sta di fronte: insegnante, usciere, funzionario, compagno.
L’8 maggio si è svolto l’incontro per tutti i bambini delle scuole materne e le loro famiglie a cura della FISM (Federazione Italiana Scuole Materne ).

Ilaria Delicati - Agenzia Stampa Italiia

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Fonte foto: www.http://diocesi.perugia.it


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