Protocollo magioneI ragazzi svolgeranno attività di volontariato nelle diverse realtà del territorio

(ASI) MAGIONE   – «Con questa firma si afferma che la disabilità è una ricchezza, non un problema». Con queste parole Ferdinando Valloni, presidente dell’Associazione italiana persone Down, ha espresso la sua soddisfazione per la firma del protocollo di intesa tra l’associazione da lui presieduta, il Comune di Magione, nella persona del sindaco Giacomo Chiodini, e il Distretto sanitario del Trasimeno, Usl Umbria 1, presente con il direttore Simonetta Simonetti, per garantire percorsi di volontariato attivo alle persone con disabilità.

L’idea di coinvolgere ragazzi con sindrome di Down in attività da svolgere affiancando personale di istituti scolastici, musei, società sportive, uffici ed enti locali, associazioni di volontariato etc.. ha trovato una forte condivisione nell’amministrazione comunale, come ha spiegato Eleonora Maghini assessore ai servizi sociali del Comune.

«Durate l’iter per arrivare alla firma del protocollo – ha fatto sapere l’assessore – abbiamo avviato dei contatti con organizzazioni e operatori culturali del posto, per creare quella rete indispensabile affinché questa proposta trovi una fattiva realizzazione. La risposta è stata molto positiva e già molte realtà si sono offerte per consentire ai ragazzi di svolgere attività di volontariato secondo un programma condiviso».

«Partecipiamo attivamente a questi percorsi – ha aggiunto il direttore del Distretto - perché rientrano in quelli che sono gli obiettivi della sanità che lavora per creare contesti ambientali e sociali in cui le persone, con i loro bisogni, possano avere le opportunità per dimostrare quello che sanno fare. L’integrazione tra più esseri umani è un processo fondamentale che consente di valorizzare le risorse di tutti».

«Con questo accordo – ha commentato Valloni – rendiamo la società consapevole che un disabile è una risorsa. Questo è fondamentale anche per noi genitori che possiamo guardare con più fiducia al futuro dei nostri figli che vediamo inseriti in un contesto sociale molto più allargato, ricco e importante».

Alla firma erano presenti genitori e ragazzi dell’associazione, l’assistente sociale Angela Belfico, la dirigente dell’ufficio servizi sociali Giuseppina Marcantoni.


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