cattedrale di s.lorenzo cappella del santanello con reliquiario sullaltareIn cattedrale, nel ricordo dei numerosi pellegrini che un tempo giungevano a venerarlo

in prossimità della Festa del Perdono d’Assisi istituita 800 anni fa

(ASI) Perugia. Si rinnova nella cattedrale di San Lorenzo in Perugia l’ostensione del “Santo Anello”, il 29-30 luglio, giorni in cui un tempo vedevano il passaggio nel capoluogo umbro di numerosi pellegrini provenienti da altre regioni dell’Italia centrale in prossimità della Festa del Perdono d’Assisi (1-2 agosto), solennità quest’anno molta attesa per gli 800 anni (1216-2016) della sua istituzione e per l’imminente visita di papa Francesco alla Porziuncola di Santa Maria degli Angeli.

Nella cattedrale perugina non arriveranno i folti gruppi di pellegrini come in passato, ma l’esposizione alla venerazione dei fedeli della preziosa reliquia, “ritenuta dalla pietà popolare l’anello con cui la Beata Vergine fu sposata a san Giuseppe” (narrano le cronache), sarà anch’essa avvolta dall’atmosfera festosa che Assisi e l’Umbria si apprestano a vivere per l’arrivo di papa Francesco il prossimo 4 agosto.

L’esposizione in San Lorenzo è preceduta dalla suggestiva cerimonia della cosiddetta “Calata del Sant’Anello”, che avviene attraverso un sistema meccanico con cui il reliquiario raggiunge il piano dell’altare della cappella. La “Calata” precederà la celebrazione dei Vespri di venerdì 29 luglio (ore 17.30) e la reliquia resterà esposta nell’omonima cappella fino al termine della messa di sabato 30 luglio (ore 18).

Altro appuntamento con il “Santo Anello” è il 12 settembre, giorno in cui la Chiesa celebra la Festa liturgica del Santissimo Nome di Maria, quando, nella cattedrale di San Lorenzo la comunità si ritroverà attorno al suo cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti per celebrare l’Eucaristia e raccogliersi in preghiera dinanzi all’immagine della Beata Vergine Maria delle Grazie, dipinta su una colonna della navata centrale, un’opera d’inizio secolo XVI attribuita alla scuola del Perugino. Alla Madonna delle Grazie, co-patrona dell’Archidiocesi, è affidata, da cinque secoli, la protezione della città: il 12 settembre l’arcivescovo rinnova con la preghiera a Maria questo atto di affidamento al termine della messa.

Nei secoli passati forte è stato il legame delle autorità civili perugine a questa reliquia, che fu da loro tenuta nella “cappella dei Decemviri” del palazzo comunale dei Priori fino al 1488, anno in cui le stesse autorità decisero di affidarne la custodia ai canonici di San Lorenzo, portandola in cattedrale. Ancora oggi è al suo interno, nella cappella del “Santo Anello”, contenuta in un bellissimo e prezioso reliquario di argento e rame conservato in una cassaforte posta ad otto metri d’altezza sopra l’altare e protetta da una serie di grate e sportelli in metallo che vengono aperti con 14 chiavi in possesso delle autorità municipali (sette) e religiose (cinque), del Nobile Collegio del Cambio e del Collegio della Mercanzia (una ciascuna).

Il “Santo Anello”, al di là della devozione e delle attese popolari, ha per la Chiesa un significato simbolico della santità, stabilità, fecondità del matrimonio cristiano, messo sotto la protezione della Madonna e di san Giuseppe, in un tempo di crisi per la famiglia.


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