SoccorsoAlpino1Soccorso Alpino e Speleologico dell'Umbria, al lavoro da ieri sera, immediatamente dopo la prima scossa di terremoto che ha fatto tremare il centro Italia.
(UNWEB) Sono stati 10 i mezzi e 35 i tecnici volontari, messi subito in campo nelle zone colpite dal sisma della sera del 26 ottobre, in primis come servizio di urgenza emergenza e poi come supporto alla popolazione, con controlli che hanno interessato tutta la Valnerina, per poi convergere a Camerino dove si ipotizzava una situazione particolarmente delicata. Questo il percorso battuto dai tecnici del SASU. Toccando zone come Preci, Cascia, Norcia, Cerreto di Spoleto e poi Visso, Ussita, alcune delle aree perlustrate dai Tecnici Volontari del SASU per dare assistenza e verificare l'incolumità delle popolazioni e dare supporto ai colleghi del Soccorso Alpino e Speleologico Marche.


Frane, crolli e smottamenti sono state registrate in serata dopo la prima scossa di magnitudo 5.4 (19:10). E nel corso dei sopralluoghi, la seconda drammatica scossa, quella di 5.9 (21:18) con epicentro a Preci.
L'attività del personale del SASU non si ferma, chiaramente adesso. A disposizione della popolazione gli uomini del Soccorso Alpino e Speleologico dell'Umbria, rimangono in allerta.
In serata inoltre il Presidente Guiducci in accordo con il Sindaco di Ferentillo (TR) Paolo Silveri, ha messo a disposizione a favore della popolazione locale colpita dal sisma, il Centro di Formazione Regionale del SASU “Cristiano Parasecolo” di Ferentillo dotato di oltre 30 posti letto, una cucina e servizi igienici.
La Direzione Regionale del SASU fa sapere inoltre che il Centro di Formazione Regionale del SASU continuerà a rimanere a disposizione della popolazione locale e di quanti ne avessero bisogno anche nelle prossime ore.
Domani inoltre è previsto un sopralluogo nel territorio del Comune di Norcia per verificare una sorgente di acqua.


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