(UNWEB) - CASTIGLIONE DEL LAGO - Domenica 30 aprile, presso la sala riunioni dell’acquario, all’interno della manifestazione “Coloriamo i Cieli” è stato presentato il “progetto di musealizzazione” dell’aeroporto Eleuteri, da parte dell’estensore Giancarlo Faltoni.

L’incarico per la redazione del progetto, affidato dal Comune di Castiglione del Lago all’Aero Club Trasimeno, presieduto dallo stesso Faltoni, aveva come tema la “Progettazione e realizzazione delle attività e dei servizi legati al volo e alla storia dell’aeroporto di Castiglione del Lago”. Il lavoro compiuto, consegnato nel mese di dicembre scorso, è stato accolto e condiviso da parte della Amministrazione Comunale e diventerà il riferimento per la valorizzazione storica e culturale del sito, per il vissuto storico che verrà ampiamente recuperato ma anche per la tipologia delle soluzioni adottate che tenderanno a diversificare l’offerta verso un museo “dinamico” ed attualizzato.
«Il progetto consiste in un primo itinerario - ha spiegato Faltoni - con locali al chiuso ma anche con cartellonistica all’aperto, finalizzato alla riscoperta della storia della aeronautica nel Trasimeno, dai primi insediamenti di San Feliciano nel 1913, alla scuola idrovolanti di Passignano ed alle successive esperienze industriali della SAI Ambrosini fino alla realizzazione del complesso aeroportuale “terrestre” e “idrocaccia” di Castiglione del Lago con la prestigiosa “Scuola di Caccia Aerea”».
La sede Museale trova spazio in una delle esedre d’ingresso ed il progetto è organizzato, per la parte espositiva (fotografie, filmati, reperti) in modo da essere immediatamente utilizzabile con un primo nucleo espositivo è già disponibile con una sala polivalente, ma è stato studiato in maniera tale da poter crescere nel tempo sulla base della disponibilità di materiale, di spazi e di risorse. L’idea espressa da Faltoni è quella di un museo che non si fermi alla storia “antica” ma inserisca anche gli avvenimenti successivi alla seconda guerra mondiale, successivi quindi alla utilizzazione militare dell’area ma altrettanto importanti per la collettività Castiglionese, fino ad inserire le grandi manifestazioni recenti quali “Coloriamo i Cieli” e il “Meeting di Primavera”.
«L’intento è ancora quello di continuare a “narrare” il divenire della vitalità di questo luogo e di quello che ne sarà il “futuro”, con le potenzialità dovute alla proprietà Comunale. Accanto alla storia, proposta in forma dinamica ed interattiva, nel senso non della elettronica e del virtuale ma nel senso del coinvolgimento diretto e della partecipazione emotiva dei visitatori, saranno proposte istallazioni ed esperienze laboratoriali e didattiche rivolte principalmente al mondo della scuola ed ai giovani in particolare, su argomenti quali le radiocomunicazioni, la meteorologia, la comprensione dei fenomeni che consentono di volare, la conoscenza dei materiali e delle tecniche di costruzione delle “macchine volanti” fino ai simulatori di volo. Un'importante integrazione dell'offerta museale sarà quella del “Museo del Giocattolo Aereo” del quale vi è già stato un piccolo assaggio con la mostra realizzata in occasione delle due manifestazioni primaverili (Meeting di Primavera e Coloriamo i Cieli)».
Come ulteriore ed importante componente, il progetto propone e delinea quello che sarà, all’interno dell’ambito museale, il “Centro Nazionale di documentazione sulla storia del volo da diporto sportivo in Italia”; Castiglione del Lago sarà per l’Italia il luogo dove si raccoglierà e sarà illustrata, la storia degli aerei ultraleggeri, un vero e proprio fenomeno che ha interessato ed interessa il nostro Paese dagli anni ’70 del secolo scorso e che ha formato anche in questo territorio piloti, aziende, appassionati ed ha trovato accoglienza da 17 anni, il più grande raduno nazionale del settore che è il “Meeting di Primavera”.
«Un progetto infine - ha concluso Faltoni - rivolto ed in sintonia con il “complesso” degli ambiti di valorizzazione dell’aeroporto, che dialoga con tutte le altre iniziative che in questo sito dovranno trovare spazio e vitalità, come individuato nel “piano di valorizzazione” che il Comune ha prodotto e che ha consentito di ottenere la proprietà dell’area, in una logica che individua “il volo” come punto di riferimento centrale ed originale, attorno al quale sviluppare e “specializzare” tutta l’offerta, da quella ambientale (vegetazione, insetti, uccelli) a quella più riferita al gioco e all’uomo (giocattoli volanti, aquiloni, aeromodelli, aerei) ed alle scienze collegabili a questi temi (meteorologia, dinamica, cosmologia) tale da farne l’unico, originale ed inimitabile “parco del volo”».


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