UE AllImmortaleAmataComoGrumello.wLunedì 18 Novembre, ore 17 Villa del Grumello, Lago di Como, (CO)

(UNWEB) In u parco secolare di oltre quattro ettari, abitato da filari di magnolie, essenze tipiche dell’area lacustre con collezioni di aster, anemoni ed ortensie tra le più significative d’Italia; da piante di canfora, sequoie ed un centenario Ginko biloba; da maestosi cedri e pini marittimi; da un laghetto che ospita fiori di loto e ninfee; in questo parco, infine, dove una varietà di sentieri panoramici si intrecciano disvelando l’unicità del panorama lariano, in questo giardino delle meraviglie, sorge la Villa del Grumello.

Documentata già nel XV° secolo, con il nome di “Castellazzo”, come piccolo edificio con una pertinenza agricola, la Villa venne ricostruita alla fine del Cinquecento da un banchiere milanese per farne una residenza estiva sulle sponde del Lago di Como. All’epoca già veniva identificata con l’attuale nome di Villa del Grumello, e, da allora, divenne una delle residenze storiche privilegiate da noti casati – dagli Odescalchi, ai Giovio, ai Celesia – che vi ospitarono personaggi illustri tra cui Ugo Foscolo, Alessandro Volta e Vincenzo Monti, rapiti tutti dalla raffinatezza degli interni dell’edificio e dal fascino del panorama.

Un ospite illustre di Villa del Grumello, Lunedì 18 Novembre, sarà pure Ludwig van Beethoven, con le sue parole e, naturalmente, con la sua Musica immortale. “All’immortale Amata” è l’appellativo con cui il compositore tedesco si rivolgeva alla sua non meglio identificata passione amorosa cui sono dedicate lettere autografe ricche di toccanti parole di autentico e profondo amore che, insieme al Testamento di Heiligenstadt, ci rivelano uno spirito appassionato, inappagato nella sfera affettiva, e tuttavia capace di grande generosità ed umanità.

Nell’ ambito della rassegna concertistica Como in Concerto, UmbriaEnsemble (Francesco Parrino, violino; Luca Ranieri, viola; M. Cecilia Berioli, violoncello; Eleonora D’Aniello, Fabio Corradi, Andrea Salvadè, Voci recitanti) porterà in scena la lettura delle parole di Beethoven insieme con il Trio in Mi bemolle Maggiore op.3 n°1, prima opera beethoveniana destinata a questo organico, già abbozzata – a quanto sembra – negli anni di Bonn ma pubblicata da Artaria a Vienna nel 1797 quando il giovane Beethoven era ancora in possesso di quella facoltà dell’udito che di lì a poco avrebbe perso con gravi ripercussioni sui suoi rapporti sociali e sentimentali, e quando, tra l’altro, poteva ancora godere del benessere e dell’ispirazione che venivano dalle sue amatissime passeggiate in campagna.

La Villa del Grumello diventa così uno scenario speciale e privilegiato per la Musica di Beethoven perché, come nelle parole di Carlo Linati, “E’ difficile trovare nella storia del mondo un luogo dove l’arte, il piacere e l’amore abbiano svolto i loro fasti tra scenari più belli, in mezzo a trionfi di natura e di luce più voluttuosi e più intensi.”

www.umbriaensemble.it


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