Tito Nocentini Direttore regionale Toscana e UmbriaExport umbro: nel primo semestre 2023 crescita di oltre 50 milioni rispetto al periodo precedente

Monitordell’exportdistrettualeacuradellaDirezioneStudieRicercheIntesaSanpaolo

(UNWEB) Perugia,  – Presentata oggi a Perugia da Intesa Sanpaolo l’analisi sull’andamento delle esportazioni distrettuali umbre nel primo semestre 2023. I distretti umbri si confermano centrali per l’economia regionale, dimostrando una buona capacità di risposta e un’elevata competitività nei mercati internazionali, anche a fronte del rallentamento generalizzato della domanda internazionale.

Alla conferenza sono intervenuti: Tito Nocentini, Direttore Regionale Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo, Carlo Pacifici,ConsigliereDelegatoaCreditoeFinanzadiConfindustria Umbria, Giovanni Foresti e Sara Giusti,Economisti della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, che hanno analizzato ilMonitor dei Distretti dell’Umbria focalizzando l’economia regionale e leprospettive dei distretti industriali.

L’analisi della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo evidenzia come nel primo semestre del 2023 le esportazioni dei distretti umbri hanno superato il valore di 500 milioni di euro, con una crescita dell’11,3% rispetto al primo semestre 2022, pari a oltre 50 milioni, maturata principalmente nel primo trimestre, ma con un incremento anche nel secondo trimestre. Tra le specializzazioni monitorate, il distretto della Maglieria e abbigliamento di Perugia si conferma il più rilevante con 336 milioni di euro di esportazioni, in crescita del 27,2% rispetto ai primi sei mesi 2022. In particolare, il distretto ha mostrato una buona tenuta anche nel secondo trimestre dopo un ottimo avvio nel primo trimestre, risultato visibile in entrambe le componenti legate all’abbigliamento e alla maglieria, che ha confermato un tasso di crescita nell’ordine del 15% in entrambi i periodi. Si conferma l’elevata competitività del distretto negli Stati Uniti che rappresentano il primo mercato estero: dopo una crescita del 60% nel 2022, ha maturato un incremento del 29% nel primo semestre. Buon andamento anche negli altri principali mercati come Francia e Germania; la Cina mostra vendite in linea con il 2022, anno che aveva però registrato un incremento importante del +57%.

Il distretto dell’Olio umbro ha realizzato nel primo semestre 119 milioni di euro di export, con un calo di 15,6 milioni rispetto al periodo gennaio-giugno 2022: questa riduzione è legata al calo subito dalle vendite verso Francia, Repubblica di Corea e Taiwan, solo in parte compensate dagli incrementi maturati verso i mercati nord-americani e Spagna.

Dopo la sostanziale stabilità nel primo trimestre, il distretto del Mobile dell’Alta valle del Tevere, mostra un ritardo più marcato nel periodo aprile-giugno e complessivamente nei primi sei mesi realizza 47,4 milioni di euro di esportazioni. In particolare, si è assistito a un ridimensionamento verso i primi mercati di destinazione rappresentati da Francia (-10%), Germania (-16%) e Stati Uniti (-31%), compensato in parte con esportazioni verso mercati finora meno rilevanti come Israele, Paesi Bassi e la Repubblica di Corea.

In considerazione dell’attuale contesto competitivo, sarà importante continuare a valorizzare le relazioni dei distretti umbri sui mercati esteri facendo leva sull’elevata qualità dei beni e sulla flessibilità delle produzioni distrettuali.

Le aziende umbre hanno dimostrato di saper affrontare le sfide dell’attuale contesto economico con buona tenuta, mantenendo anche un’elevata penetrazione nei mercati internazionali. Ma questo oggi non basta, commenta Tito Nocentini, Direttore Regionale Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo. La transizione energetica, la sostenibilità, il PNRR, la valorizzazione delle catene di fornitura delle imprese, sono gli elementi chiave su cui è necessario investire in modo costante, soprattutto in questa fase. Il nostro Gruppo sostiene l’economia reale di questa regione con circa 180 milioni di euro di finanziamenti S-Loan già erogati, oltre a finanziare investimenti in progetti di circular economy per un valore di 11 milioni di euro. Energia, sostenibilità, filiere sono linee di intervento che condividiamo da tempo con Confindustria, in un costante dialogo con le imprese del territorio per recepirne le esigenze e accompagnare scelte virtuose verso obiettivi ESG.”.

Le imprese umbre sottolineaCarlo Pacifici, Consigliere Delegato a Credito e Finanza di Confindustria Umbria - dovranno orientare le proprie energie verso investimenti in ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica per aumentare l'efficienza produttiva e la competitività. Per fare ciò dovranno essere incoraggiate verso la digitalizzazione e le tecnologie green. Il raggiungimento di questi obiettivi dovrà essere sostenuto dal governo nazionale e regionale nonché dal sistema bancario che svolge un ruolo fondamentale nel favorire la crescita dell'industria, fornendo alle imprese la liquidità per la gestione del capitale circolante e per offrire il supporto finanziario necessario per crescere, innovare e competere efficacemente sui mercati globali”.


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