aeroporto perugia(UNWEB)  ACI Europe ha rilasciato l’ultimo rapporto sul traffico aereo, relativo al mese di agosto 2023, e le previsioni aggiornate del traffico 2023-2027. Confermato il recupero dei livelli precedenti al periodo pandemico, con un -3,4% registrato sulla rete aeroportuale europea rispetto al traffico del 2019. Rispetto ad agosto 2022, il volume dei passeggeri è invece aumentato del +11,6%, con una prevalente espansione del traffico internazionale (+13,2%) rispetto a quello domestico (+6%). ACI stima, inoltre, che il 2023 raggiungerà il 95,5% dei volumi pre-pandemici, con una piena ripresa che dovrebbe essere completata nel 2024 e una proiezione di crescita del +9,2% al 2027.

Tuttavia, ACI EUROPE evidenzia che dietro a questi dati a livello di rete europea, i singoli aeroporti continueranno a registrare variazioni significative nelle prestazioni del traffico passeggeri, almeno nel medio termine. Olivier Jankovec, Direttore Generale di ACI EUROPE, ha commentato: “Quello che stiamo vedendo è che non tutti gli aeroporti stanno performando allo stesso modo. Mentre quasi il 50% degli aeroporti europei hanno ormai superato i volumi di passeggeri pre-pandemia, alcuni registrano una crescita esponenziale, mentre altri rimangono al di sotto di tale soglia e potrebbero non tornare ai volumi pre-pandemia prima del 2026, o anche più tardi. Ciò è dovuto alla guerra in Ucraina e alle conseguenti restrizioni sui voli aerei che incidono su alcuni mercati, insieme a cambiamenti strutturali nel mercato dell’aviazione post Covid-19”.

Andando a rapportare i dati di agosto 2023 con quelli di agosto 2019, vengono dettagliati per ogni segmento le migliori performance registrate in Europa:

-Tra gli aeroporti maggiori (con traffico sopra ai 25 milioni di passeggeri annui), Istanbul (+12,4%) si colloca al primo posto, seguito da Parigi-Orly (+10,8%), Istanbul Sabiha Gokcen (+8,8%), Atene (+8,4%) e Lisbona (+5,4%).

-Tra i grandi aeroporti (con traffico tra i 10 e i 25 milioni di passeggeri annui) le migliori performance vengono registrate da Napoli (+24,3%), Porto (+19,2%), Milano Bergamo (+14,3%), Marsiglia (+10,7%) e Malaga (+9,7%).

-Per quanto riguarda gli scali con un traffico tra i 5 e i 10 milioni di passeggeri, crescita a tre cifre per l’aeroporto di Sochi (+115,6%), seguito da Almaty (+42,9%), Belgrado (+22,9%), Valencia (+20,6%) e Palermo (+17,3%).

-Tra gli scali con traffico sotto ai 5 milioni di passeggeri annui, crescita a tre cifre per tutti e cinque i primi aeroporti del segmento, con Grenoble che segna un +527%, seguito da Trapani (334,4%), Perugia (+203%), Kutaisi (+122,1%) e San Sebastián (+109,3%).

Mentre la domanda rimane forte anche in autunno, anche ACI EUROPE mette in guardia sui rischi di un ribasso del traffico a causa di vari fattori, tra i quali il rallentamento della crescita economica in Europa, un’inflazione persistente, l’aumento dei prezzi del petrolio, vincoli sulla crescita della capacità delle compagnie aeree dovuta a problemi di fornitura di aeromobili e pezzi di ricambio e aumento dei rischi geopolitici.


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