Chiesta anche la stabilizzazione dei bonus casa e la reintroduzione dello sconto in fattura e della cessione dei crediti fiscali
(UNWEB) “È indispensabile che il governo conceda una proroga di almeno sei mesi per consentire il completamento dei lavori del Superbonus nei condomini che non sarà possibile terminare entro il 31 dicembre. Solo in Umbria ne va della salvezza di centinaia di imprese e di migliaia di cittadini che dovrebbero far fronte a impegni economici impossibili da sostenere, ma anche del funzionamento dei tribunali che, in caso contrario, sarebbero investiti da numerosissimi contenziosi legali”.
Ne è convinto Pasquale Trottolini, responsabile regionale di CNA Costruzioni, che parla a nome delle migliaia di imprese associate e non.
“Possiamo discutere quanto vogliamo sull’entità probabilmente eccessiva del contributo previsto dal Superbonus, sebbene restiamo convinti che nel 2020, nel pieno degli effetti economici nefasti provocati dal Covid, una misura anticiclica come quella sia stata quantomai opportuna per sbloccare la situazione. Ma adesso va gestita l’emergenza, perché non si possono lasciare in mezzo al guado, con il rischio concreto di affogare, imprese e cittadini, soprattutto laddove gli edifici da riqualificare corrispondano all’abitazione principale”.
L’esponente di CNA Umbria non condivide affatto la narrazione negativa sul Superbonus portata avanti nell’ultimo anno, soprattutto dalle forze di governo.
“I problemi relativi al debito pubblico non ci sarebbero stati se la misura fosse stata finanziata attraverso i fondi del Pnrr. Analogamente, se Eurostat, all’inizio del 2023, non avesse stabilito che in presenza di cessione dei crediti questi vadano messi a bilancio nell’anno in cui vengono ceduti, non si sarebbero verificati problemi nella finanza pubblica. Ma allora, più che fare la guerra al Superbonus, il Governo avrebbe dovuto aprire una discussione con Eurostat e con l’Unione europea per cambiare il regolamento. Una possibilità che è ancora sul campo e che ci auguriamo che il governo voglia perseguire. Oltretutto – afferma Trottolini -, nella narrazione sul Superbonus non si fa che parlare dei vantaggi ottenuti dalle imprese e dai cittadini, ma si tace sui benefici per le banche, e ancor più su quelli di cui lo stesso Stato ha goduto. Un’indagine del Cresme Ricerche, infatti, ha messo in evidenza come, attraverso i maggiori incassi dall’Iva e dall’Irpef su imprese e lavoratori, le casse pubbliche abbiano recuperato circa il 34% dei contributi concessi”.
Per l’immediato CNA Umbria ribadisce la richiesta della proroga del Superbonus per i condomini, ma chiede anche un ripensamento e la stabilizzazione decennale di tutto il sistema dei bonus casa da inserire già nel collegato fiscale alla legge di Bilancio 2024.
“Soprattutto pensiamo che, attraverso una trattativa a livello europeo, si possano reintrodurre sia lo sconto in fattura che la cessione del credito, perché questa sarebbe l’unica possibilità per far sì che la riqualificazione energetica degli edifici e, in generale, il tema della sostenibilità, possano diventare accessibili a tutti e non soltanto alle classi sociali più abbienti. Ci attendiamo, quindi - conclude Trottolini -, che il governo faccia i passi necessari e sappia fare le giuste scelte”.