EbolaPerugia2(ASI) Lettera in redazione. Perugia - "E' da ieri che gira la notizia che sarebbe stato effettuato un ricovero all'Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia per un sospetto caso del virus ebola.

La persona che avrebbe contrattoquestyo tipo di patologia, sarebbe un ingegnere di Perugiache si era recato poco tempo addietro nelle zone dell'Africa in cui è proliferata la malattia ed una volta tornato si sarebbe sentito male. Da qui l'allarme. Certamente le autorità competenti avranno già fatto accurate analisi per verificare le cause ed il reale stato di salute del malato. Così come eventualmente le stesse in caso di necessità stiano prontamente provvedendo a predisporre un cordone sanitario adeguato. Naturalmente, in via precauzionale, scatteranno pure indagini per accertarsi con chi ha avuto contatti la persona e per scongiurare un possibile contagio a più soggetti. Ma, indipendentemente dall'esito delle analisi quello che è importante è che ci sia un allerta massima della autorità sanitarie competenti su tutto il territorio nazionale sul rischio del contagio delle malattie infettive anche in considerazione del massiccio arrivo di migranti provenienti da zone certe malattie non sono state ancora debellate . Infatti, nel presunto caso di Perugia, oltre che intervenire tempestivamente sotto il profilo medico, necessita avvisare la popolazione dello stato delle cose. Perché la provvidenziale e corretta informazione è utile per salvaguardare la salute di molte persone.

Oltre a questo, bisogna tenere conto di un altro punto. Se questa persona avesse contratto davvero il virus dell'ebola, come è riuscito a passare dogane, check point aeroportuali ed ad ogni "passaggio legale"? Come mai, nonostante questi controlli, il portatore del virus è arrivato fino a Perugia? Come è possibile che ciò sia avvenuto? Di chi so no le responsabilità? Inoltre, se davvero fossimo di fronte al virus ebola, ciò dimostrerebbe che non si sono fatti: sia un'efficace prevenzione e sia un rapido intervento per curare prontamente il malato, circoscrivendo questa pericolosa patologia al singolo malato che l'ha contratta. Ma, non si è fatto anche un opportuno cordone sanitario nazionale per evitare che il virus possa pericolosamente diffondersi nel territorio ad altre persone".

Forza Nuova - Ufficio Stampa Perugia

 

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Le foto ci sono state fornite dall'ufficio Stampa di Forza Nuova Perugia

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