exdipendenti(ASI) La rabbia per aver visto il lavoro di una vita cessare improvvisamente. L'orgoglio per rivendicare le proprie competenze e la propria dignità. Sono questi gli ingredienti di quella che più di una protesta oggi ha assunto i contorni di un mosaico fatto di uomini e di donne, e delle loro storie.

Gli uomini e le donne in questione sono tutti lavoratori e lavoratrici della Fcu, che si erano dati appuntamento oggi in Piazza Italia per protestare, assieme ai sindacati, contro l'improvvisa chiusura della storica linea umbra. Rivendicano le professionalità e le competenze acquisite. Anche se l'azienda ha promesso di fare in modo che non vi siano esuberi, questo non basta ai lavoratori. Ciò che i lavoratori chiedono non è certo da poco; essi chiedono di continuare a fare il lavoro per cui si sono formati, ma soprattutto chiedono il diritto di continuare a far la differenza nella vita di tutti i giorni di una comunità, quella umbra, che senza il prezioso apporto della ferrovia centrale umbra in termini occupazionali, sociali e culturali, non sarebbe quella che è oggi.

Alexandru Rares Cenusa - Agenzia Stampa Italia


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