pillon(UMWEB) "La Corte di Appello di Perugia ha fatto male ad assecondare l'offensiva delle lobby gay" dichiara il senatore Simone Pillon, capogruppo della Lega in commissione giustizia, commentando la decisione della Corte Perugina di imporre artificiosamente la registrazione di un bambino come se fosse figlio di due madri. "I giudici non possono sostituirsi alla realtà dei fatti senza calpestare il diritto naturale. I bambini nascono da un uomo e una donna e non possono essere comprati all'estero mediante la pratica delittuosa del traffico di gameti umani o dell'utero in affitto" prosegue l'esponente leghista. Il ministro dell'Interno ha annunciato proprio qualche giorno fa un suo intervento per chiudere definitivamente la porta a queste inaccettabili violazioni del superiore interesse del fanciullo.


"Manifesto tutta la mia solidarietà a questo bambino, artificialmente privato della figura paterna e confido nella volontà del comune di Perugia di ricorrere per Cassazione contro una decisione tanto erronea; continuando su questa strada rischiamo di legittimare i delitti e ancor peggio di privare i bambini delle loro radici e di una delle due figure genitoriali " conclude il senatore Pillon.

Anche la Lega Perugia in persona del Segretario Drusian e consiglio direttivo esprime la propria contrarietà rispetto a quanto stabilito dalla corte di appello di Perugia sul caso del piccolo Joan. Nello specifico,sulla interpretazione del concetto di ordine pubblico su cui si poggia la normativa italiana in distinguo con quella di diritto internazionale ed il principio in essa affermato dell’ interesse superiore del minore (sul quale poggiano alcune sentenze di alcuni giudici italiani), non è stata ancora detta l'ultima parola. La materia è attualmente ancora 'sub giudice" ovvero in attesa di un pronunciamento definitivo delle sezioni unite della cassazione alla quale si sono rivolti altri giudici italiani ed alla quale si dovrà rivolgere, con apposito ricorso., il comune di Perugia”.


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