Valerio Mancini(UNWEB) Perugia. “Dopo le prime rendicontazioni delle aziende sanitarie umbre, sembrerebbe che ci sia un disavanzo complessivo superiore ai 60milioni di euro. Altro che regione ‘Benchmarck’ come sostenuto dall’ex presidente Marini e dall’ex assessore Barberini: dai primi documenti che arrivano dalle aziende sanitarie del territorio sembrerebbe che la Usl 1, la Usl 2 e l’Azienda ospedaliera di Terni, siano in evidente situazione debitoria, mentre in riferimento all’Azienda ospedaliera di Perugia, c’è più di un dubbio sull’effettivo pareggio di bilancio”. Così il capogruppo regionale della Lega, Valerio Mancini.

Mancini rileva che quello umbro è un sistema sanitario “che inizia a mostrare le prime crepe anche dal punto di vista finanziario e che al contempo non è riuscito ad abbattere le liste di attesa per i cittadini né a difendere i punti nascita come quello di Pantalla che noi, una volta al governo, faremo l’impossibile per tutelare. Un sistema inoltre – aggiunge - che non ha ancora applicato il nuovo contratto della sanità ai propri dipendenti e che lascerebbe più di un dubbio su come sia stato assunto il personale negli ultimi anni: questo non è che lo specchio della sregolata gestione della sanità da parte della sinistra umbra”.

“Con la Lega al governo regionale – ha concluso Mancini – ci impegneremo al massimo per sanare tutte le ormai conclamate inefficienze di un sistema sanitario che deve guardare ai problemi dei pazienti e non alle tessere di partito. Ci vorrà tempo ma costruiremo una squadra di governo regionale che abbia ben chiari gli obiettivi e operi ripartendo dal grande valore professionale e umano presente all’interno dell’organico del servizio sanitario regionale”


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