RadicaliPerugia(UNWEB) I radicali non si presentano alle regionali dell’Umbria del 27 ottobre, ma non vengono meno ad una loro battaglia storica per il rispetto all’informazione elettorale.

Nel mirino dell’Associazione “Radicali Perugia – Giovanni Nuvoli” è finita la Rai regionale dell’Umbria. Il segretario Michele Guaitini e il tesoriere Andrea Maori lamentano di aver “constatato che dal 1° ottobre solo in quattro occasioni il TG regionale ha messo in onda una scheda informativa mentre nessuna informazione è stata data dal servizio radiofonico. Come rappresentanti di una forza politica che non si candida in quanto tale alle elezioni regionali ma costantemente attenti al rispetto delle regole e della democrazia, riteniamo che il servizio pubblico debba fornire informazione continua e corretta per permettere ai cittadini di conoscere per deliberare”. La denuncia parte dal fatto che “il sistema elettorale regionale è molto diverso da quello dei comuni e ancora di più da quello per le elezioni politiche di Camera, Senato e del Parlamento Europeo” e che “in Umbria la legge – che presenta a nostro avviso margini di incostituzionalità evidenti, come denunciato anche recentemente dal Comitato per la Democrazia in Umbria – non consente il voto disgiunto (a differenza della legge sulle elezioni del Sindaco e del Consiglio Comunale), il voto ai partiti ha una ripartizione diversa rispetto a quella degli altri sistemi elettorali e non c’è il ballottaggio tra i primi due candidati” . Per tutto questo, secondo i radicali Perugia, “il rischio di annullamento delle schede o di voto non pienamente consapevole da parte dell’elettore è quindi molto elevato”. Pertanto, Guaitini e Maori chiedono “il ripristino di un sistema di informazione corretto ed imparziale con la messa in onda in tutte le edizioni radiotelevisive di schede informative”.


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