Thomas De LucaIl capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca, annuncia la presentazione di una proposta di legge per il “sostegno della filiera della canapa industriale sul modello di quella approvata in Veneto”. Per De Luca “lo stop in Senato all’emendamento del M5S rischia di mandare in fumo oltre diecimila posti di lavoro e un miliardo e mezzo di Pil in Italia, con ricadute importanti anche in Umbria”.

 

(UNWEB) Perugia,  – “L'ignoranza e un bigotto oscurantismo della destra in Italia rischiano di mandare in fumo oltre diecimila posti di lavoro e un miliardo e mezzo di Pil, con una ricaduta importante anche in Umbria. Per questo il Movimento 5 Stelle in Regione Umbria presenterà una proposta di legge per il sostegno della filiera della canapa industriale sul modello di quella approvata in Veneto”. È quanto dichiara il capogruppo regionale del M5s Thomas De Luca.

“Ieri – spiega De Luca - la presidenza del Senato ha arbitrariamente dichiarato inammissibile la norma sulla cannabis light introdotta con un sub-emendamento alla manovra da parte del Movimento 5 Stelle. Sono state evidenti le pressioni della Lega, sull'onda del nuovo inciucio con Renzi, nel tentativo di ostacolare l'approvazione di una norma che metterebbe fine ad un clima di incertezza che sta tenendo al palo migliaia di imprese in Italia, così come in Umbria. C'è chi si ostina ancora a strumentalizzare la questione parlando di spaccio di Stato. In realtà stiamo parlando di regolamentare la coltivazione della canapa con basso contenuto di tetraidrocannabinolo (THC che non deve risultare superiore allo 0,5 per cento) per la quale l'uso a scopi ludici è soltanto un settore minimale. La canapa, infatti, offre ampie e riconosciute possibilità di sviluppo e utilizzo nel campo industriale, dalla fibra naturale per tessuti alla bioedilizia, dai prodotti alimentari ai medicinali, dalla produzione di cellulosa alla cosmesi, dalle bioplastiche fino alla fitorimediazione dei terreni contaminati e molto altro. I danni di questo oscurantismo li stanno pagando migliaia di imprenditori, nonché le casse pubbliche in quanto la norma ordinamentale era propedeutica ad un nuovo regime di tassazione. La realtà è che stiamo parlando di un settore che negli ultimi anni, soprattutto in Umbria, ha registrato crescite a tripla cifra con la nascita di decine di imprese e progetti che guardano ai mercati esteri in una regione che può vantare un museo della canapa che attira turisti da ogni parte del Paese e non solo”.


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