91042588 2655199398050415 1857148325556387840 nI consiglieri regionali del gruppo PD sollecitano la Giunta a “provvedere quanto prima ai decreti per la cassa integrazione in deroga prevista dal ‘Cura Italia’, che prevede lo sblocco dei 21,5 milioni di euro residuati e relativi al periodo 2009-2017, fermi al Ministero del Lavoro, e inoltre contribuisca a integrare quanto previsto dal Governo per gli autonomi”.

 

(UNWEB) Perugia, – “Evitando polemiche per i ritardi, ma cercando una leale collaborazione, invitiamo la Giunta regionale a provvedere quanto prima ai decreti per la cassa integrazione in deroga prevista dal ‘Cura Italia’. Non è il caso di perdere altro tempo quando ci sono in ballo il futuro e lo sviluppo della nostra regione e dei lavoratori”: così i consiglieri regionali del Partito democratico Tommaso Bori (capogruppo), Simona Meloni, Fabio Paparelli, Donatella Porzi e Michele Bettarelli. 

“Ogni Regione infatti - spiegano i consiglieri Pd - ha la possibilità di attivarsi per integrare le misure previste dal Governo nel decreto ‘Cura Italia’. C’è chi, come la Liguria, ha messo in campo 5,5 milioni di euro per le microimprese o il Veneto, con 58milioni di cassa integrazione in deroga per le imprese con meno di sei dipendenti e 5,5 milioni per imprese e famiglie. Per non parlare della Lombardia o dell’Emilia Romagna. Quest’ultima ha messo sul piatto misure da 45milioni di euro, di cui 15milioni di fondi straordinari dal bilancio regionale. Noi auspichiamo che anche la Regione Umbria si attivi quanto prima in questo senso, anche prevedendo la procedura online per le domande”. 

“Oltre alla solerzia con cui la presidente Tesei si occupa di denigrare il Governo – proseguono i consiglieri Pd - è necessario quindi che la Regione emani questi decreti. Il ‘Cura Italia’ prevede lo sblocco dei 21,5 milioni di euro residuati dalla cassa integrazione in deroga relativa al periodo 2009 - 2017, che per la Regione Umbria sono fermi al Ministero del Lavoro. Appena la Giunta regionale emanerà il decreto, questi soldi torneranno utilizzabili, insieme alle risorse aggiuntive che nel frattempo saranno state stanziate. Lo stesso ragionamento vale per gli autonomi: la Regione potrebbe contribuire ad integrare quanto previsto dal Governo, che ha stanziato 500 euro per tre mesi, per i redditi inferiori ai 20mila euro annui, in base alle ultime tre dichiarazioni dei redditi”.

“Siamo in guerra contro un nemico invisibile - concludono i consiglieri Pd - in una pandemia sanitaria che contagerà anche l’economia con ripercussioni indescrivibili. Serve quindi uno sforzo di tutti, affinché oltre a qualche bandierina, possano giungere anche i risultati per il superamento dell’emergenza, unico vero interesse della comunità”.


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