ConsiglieriRegionaliPDGli otto codi euro ritornati nella disponibilità della Regione grazie ai comportamenti  virtuosi dI Gepafin, per il sostegno al tessuto economico ed occupazionale della regione. Proponevamo – spiegano - di  concedere prestiti a tasso zero alle aziende, da restituire nell’arco di 10 anni, con la prima rata da restituire a partire da due anni dopo l’erogazione del prestito stesso". 

 

Sempre a valere sulle risorse gestite da Gepafin i consiglieri di minoranza proponevano di  “ utilizzarne una parte, per l’ammontare di oltre 3milioni di euro,  al fine di poter erogare anticipi bancari per i cassintegrati al fine dinsiglieri dei gruppi di minoranza a Palazzo Cesaroni (PD, M5S, Patto civico per l’Umbria e Misto) puntano  dito sull’”ennesima dimostrazione di autosufficienza e mancanza di apertura al confronto” per la bocciatura dei propri emendamenti, “senza valutarne il merito e l’utilità”, sul ddl della Giunta discusso oggi in Prima Commissione. I gruppi di minoranza affermano di voler rispondere  “portando all’attenzione degli umbri le idee e le proposte che abbiamo avanzato”.

(UNWEB) Perugia  - “All’ennesima dimostrazione di autosufficienza e mancanza di apertura al confronto intendiamo rispondere portando all’attenzione degli umbri le idee e le proposte che abbiamo avanzato oggi in prima Commissione e che, sotto forma di emendamenti, sono state puntualmente bocciate dalla Giunta Regionale e dalle forze di maggioranza, senza valutarne il merito e l’utilità”. Così in una nota congiunta gli otto consiglieri dei gruppi di minoranza PD, M5S, Patto civico per l’Umbria e Misto. 

“Per questo – spiegano - riteniamo importante che i nostri cittadini siano al corrente del fatto che la Regione ha rinunciato ad approvare delle misure importanti sull’accesso al credito, sul sostegno al tessuto economico e per i lavoratori in cassa integrazione, così come per il differimento del bollo auto. La motivazione: le ha fatte la minoranza. È bastato il solo fatto che tali proposte venissero avanzate dalle forze di opposizione per essere bocciate. Altro che interessi degli Umbri! Crediamo che perseverare in questo atteggiamento di chiusura totale svilisca il ruolo degli organi democratici, ma soprattutto sottragga ai lavoratori, alle imprese ed alle famiglie la possibilità di vedersi riconosciute misure e diritti richiesti da più parti ed espressione di bisogni reali della società”.

Secondo i consiglieri di minoranza “non è un caso la maggioranza non abbia accolto la proposta di istituire un Tavolo tecnico di gestione della fase 2 Emergenza Covid-19 che avevamo pensato per il coinvolgimento diretto e la condivisione di obiettivi, priorità e monitoraggio degli interventi tra la stessa Regione e gli enti locali, le Parti sociali e le associazioni di categoria. In particolare – aggiungono - sul tema tanto sentito della ripartenza economica abbiamo avanzato in commissione l’idea di destinare la quota dei 9milioni e mezzo

dargli un reddito immediato, visti i tempi molto lunghi che rischiano di mettere in crisi intere famiglie. E neppure sullo slittamento a novembre del pagamento del bollo auto – sottolineano - la Giunta regionale ci ha concesso spazi di manovra; sulla data delle elezioni del consorzio Tevere Nera che chiedevamo fossero svolte entro il 15/9. E’ la dimostrazione – concludono i consiglieri di minoranza - che si è deciso di andare avanti per la propria strada. Nemmeno le indicazioni del CAL sono state recepite a dimostrazione che per ‘qualcuno’ i bisogni reali dei cittadini vengono dopo quelli di parte. Riproporremo con pazienza e perseveranza quasi “Francescana” le nostre proposte in aula sperando che i giorni a venire portino buon consiglio”.


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