GruppoPDI consiglieri regionali del Partito Democratico tornano sull’audizione di ieri nel Comitato di Controllo del Direttore Stefano Nodessi. Per Bori, Paparelli, Porzi, Meloni e Bettarelli “la Giunta dovrebbe fare quanto prima chiarezza, su una vicenda dai contorni ambigui che, specie nel caso delle forniture dei test rapidi per la diagnosi di infezione da SARS- CoV-2, lascia molti dubbi sia nell’ambito della correttezza degli iter assunti, che sull’opportunità e l’efficacia degli stessi presidi diagnostici”.

 

(UNWEB) Perugia,   – “La Giunta regionale dovrebbe fare quanto prima chiarezza su quanto emerso ieri dall’audizione del Direttore Stefano Nodessi nel corso dei lavori del Comitato di Controllo, presieduto da Thomas De Luca”. È quanto dichiarano i consiglieri regionali del Partito Democratico Tommaso Bori, Fabio Paparelli, Donatella Porzi, Simona Meloni e Michele Bettarelli. Commentando la seduta di ieri (https://tinyurl.com/y8asccxq (link is external)) i consiglieri Pd parlano di “una vicenda dai contorni ambigui che, specie nel caso delle forniture dei test rapidi per la diagnosi di infezione da SARS- CoV-2, lascia molti dubbi, sia nell’ambito della correttezza degli iter assunti, che sull’opportunità e l’efficacia degli stessi presidi diagnostici”. 

“La fornitura  - ricordano i consiglieri del Pd - ammonta a 15mila test, per quasi 300 mila euro di investimenti effettuati, dopo aver testato soltanto 2 test su pazienti con coronavirus già diagnosticato, di cui solo uno aveva dato esito positivo. Trattandosi di investimenti pubblici particolarmente importanti e direttamente correlati sia al buon esito della gestione emergenziale che alla stessa salute dei cittadini, riteniamo del tutto insufficienti le argomentazioni portate, a giustificazione dei fatti, dal direttore Nodessi”. 

“Infine – concludono i consiglieri Pd - sottolineiamo e stigmatizziamo la gravità dell’assenza fatta registrare ieri dal Direttore alla Sanità Dario e della Dirigente del servizio competente Casucci. Per questo ci attendiamo che la presidente Tesei assuma pubblicamente la responsabilità delle scelte assunte fornendo tutte le informazioni utili a fare chiarezza e a fugare ogni dubbio”.


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