FORAIl consigliere regionale Andrea Fora (Patto Civico per l’Umbria) annuncia la presentazione di una interrogazione sulle prospettive dell’ospedale di Orvieto. Nell’atto Fora chiede alla Giunta di conoscere “il futuro della struttura per lo svolgimento delle funzioni di ospedale di territorio al termine dell’emergenza del coronavirus, ma anche il suo ruolo nel quadro della riorganizzazione del sistema sanitario regionale”.

 

(UNWEB) Perugia,   “Quale progetto e quali azioni di prospettiva per il futuro dell’ospedale di Orvieto”. È quanto chiede il consigliere regionale Andrea Fora (Patto Civico per l’Umbria) annunciando la presentazione di una interrogazione alla Giunta.

“L’ospedale di Orvieto – spiega Fora -, non solo in questa situazione di emergenza, ha oggettivamente la possibilità e il compito di struttura strategica nel sistema sanitario e nelle politiche di sviluppo della regione. Per questo chiediamo alla Giunta quali prospettive ha per la struttura, per lo svolgimento delle sue funzioni di ospedale di territorio al termine dell’emergenza del coronavirus. Ma anche per il suo ruolo futuro nel quadro della riorganizzazione del sistema sanitario regionale”. 

Nell’atto Fora sottolinea che “l’ospedale di Orvieto nel piano regionale originario doveva essere covid free, ma per un periodo è stato riconvertito parzialmente in covid hospital. Ad oggi l’ospedale funziona solo per l’emergenza urgenza, per cui le attività ordinarie dei reparti fondamentali e le visite ambulatoriali rimangono interdette, malgrado sia al servizio di oltre 70mila abitanti”. 

Fora rileva che “si attende l’arrivo del macchinario in grado di fare i test molecolari con report di risposta nell’arco di un’ora, ciò che consentirebbe al nosocomio di ripristinare, in sicurezza, condizioni di agibilità e di operatività anche per le cure ordinarie. Nella conferenza stampa del 14 maggio, alla presenza del Sindaco Tardani, il Commissario Massimo De Fino ha dato assicurazione che il macchinario, che consente di processare due tamponi all’ora, è effettivamente in arrivo mentre non ci sono ancora gli scanner né è stato risolto il problema del personale. Però, mentre ha confermato che l’ospedale continua ad essere Covid free e continua a funzionare come presidio di emergenza-urgenza, non ha dato alcuna certezza, anche in ragione della mancanza di precise disposizioni regionali, sulla ripresa delle attività sia di interventi e cure ordinarie, sia delle visite ambulatoriali”.

“Se per Orvieto – scrive Fora - si enuncia la funzione di emergenza-urgenza, allora ci devono essere tutte le caratteristiche adeguate per l’assolvimento di questa funzione. In quest’ottica l’accordo, certamente positivo, tra Terni e Narni per una gestione coordinata dei servizi ospedalieri non può significare un depotenziamento dell’ospedale di  Orvieto: anzi – conclude – deve voler dire esattamente il contrario, con la conseguenza non solo che i pazienti di quest’area si devono trasferire altrove solo per interventi specialistici qui non previsti, ma che i servizi ospedalieri vanno organizzati per un ruolo interregionale”.


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