Lega(UNWEB) “Ennesima vergognosa strumentalizzazione dei fatti da parte di PD e Movimento 5 Stelle che invece di sollecitare il Governo di cui sono sostenitori ad accelerare il DPCM necessario alla ripartenza di lunedì 18 maggio, si lasciano andare all'ennesima presa di posizione (http://consiglio.regione.umbria.it/informazione/notizie-acs/coronavirus-...) priva di qualsiasi contenuto contro la Lega e la governatrice Tesei”: lo afferma il capogruppo della Lega Stefano Pastorelli, a nome di tutti i consiglieri regionali umbri del Carroccio.

“L'ultima figuraccia del Partito democratico e di un Movimento 5 Stelle divenuto ormai solo la stampella di quelli che prima insultava e denunciava – dice Pastorelli - va in scena proprio nel momento in cui migliaia di lavoratori umbri, piccole e medie imprese, liberi professionisti, realtà economiche del territorio, sono in attesa di conoscere le decisioni del premier Conte e di quei 400 esperti di cui si circonda e che finora non sono stati in grado di prevedere un percorso serio di ripresa per il Paese. La stessa governatrice Tesei, che fin dal 27 aprile grazie al supporto del comitato scientifico umbro, sicuramente più efficiente della task force del Governo, ha stilato il cronoprogramma di ripartenze in Umbria, annunciando ieri la predisposizione di una specifica ordinanza per normare le riaperture e spiegando, in termini facilmente comprensibili, ma probabilmente non per tutti, che la firma dell'ordinanza in questione sarà successiva alla pubblicazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri”.

“Il decreto ancora oggi tarda ad arrivare – prosegue il capogruppo della Lega - rischiando seriamente di frenare la ripartenza in Umbria e in tutta Italia. Puntualmente ecco invece le considerazioni inappropriate e fuori luogo di chi ormai non ha più scuse per giustificare i ritardi del Governo e non riesce più a nasconderne l'incapacità. Questa volta la strumentalizzazione politica dei fatti da parte di PD e 5 Stelle tocca la disperazione di imprenditori che non sanno come e quando poter riaprire la propria attività soltanto perché il Governo non si degna di dare loro una risposta, di partite iva ancora in attesa dei 600 euro, di lavoratori che aspettano la cassa integrazione promessa, di famiglie che non hanno di che mangiare, ingannate dalle false promesse del Governo”.

“Dopo la 'potenza di fuoco' divenuta un cerino spento, ossia la regolarizzazione di centina di migliaia di immigrati, una fase 2 che sembra una fase 1 taroccata e continui ritardi nell'applicazione di interventi economici e strategici seri – conclude Pastorelli - gli umbri non credono più alle favole che PD e 5 Stelle continuano a raccontare".


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