Bori1106Il capogruppo del Partito democratico, Tommaso Bori, annuncia la presentazione di una mozione “per chiedere una netta inversione di tendenza sulle scuole di specializzazione medica e l’aumento dei fondi stanziati”. Per Bori “la Regione adotta il nostro provvedimento sulle scuole di specializzazione medica, ma con numeri insufficienti. Servono più risorse”.

 

(UNWEB) Perugia,   – “La Regione adotta il nostro provvedimento sulle scuole di specializzazione medica, ma con numeri insufficienti. Servono più risorse”. È quanto dichiara il capogruppo regionale del Partito democratico, Tommaso Bori, annunciando la presentazione di una mozione “per chiedere una netta inversione di tendenza e l’aumento dei fondi stanziati”.

“È con immenso piacere – spiega Bori - che accogliamo la notizia dell’aumento dei fondi per i contratti nelle scuole di specializzazione di area medica: una nostra istanza accolta dalla Regione. Richiesta che discuteremo nel prossimo consiglio regionale, sempre che l’atteggiamento ostruzionistico e autoreferenziale della Giunta regionale lo permetta. Ora però occorre fare alcune valutazioni: aver aumentato il numero delle borse va nella giusta direzione, ma i numeri ridotti non sono di certo risolutivi per abbattere l’annoso problema dell’imbuto formativo. Servono più risorse in tempi celeri”.

“Ci riempie di soddisfazione che l’assessore regionale Coletto -  prosegue Bori - sia stato così solerte da portare all’ordine del giorno della Giunta il nostro provvedimento. Ciò significa che le nostre richieste andavano nella giusta direzione e che l’Assessore le ha adottate. Il provvedimento che ne è uscito però è parziale e insufficiente: le risorse per un posto nelle Scuole di specializzazione di Malattie dell’apparato cardiovascolare, due per Medicina del lavoro, uno per Dermatologia e venerologia, uno per Igiene e medicina preventiva, due per Anestesia e rianimazione e terapia intensiva, due per Pediatria, due per Radiodiagnostica sono poche e non risolvono il cosiddetto ‘imbuto formativo’. Per questo – conclude - ci faremo carico di proporre alla Giunta la richiesta di nuovi fondi. Chissà che l’assessore alla Sanità non possa essere ricettivo anche questa volta”.


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