104209706 2724687117768309 8253594687581422162 oLa Prima commissione consiliare, presieduta da Daniele Nicchi, ha approvato all’unanimità due proposte di risoluzione: la prima impegna la Giunta ad azioni di vigilanza e controllo sul Consorzio di bonifica Tevere Nera; l’altra che chiede all’Esecutivo di coordinare le azioni delle istituzioni per una efficace vigilanza contro le infiltrazioni mafiose nel periodo post Covid. Inoltre sono stati ascoltati in audizione l’assessore Roberto Morroni e il direttore di Arpa, Luca Proietti, sui due disegni di legge di riforma dell’Arpa.

 

(UNWEB) Perugia, – La Prima commissione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, presieduta da Daniele Nicchi, si è riunita in videoconferenza per esaminare diversi atti. Sono state approvate all’unanimità due risoluzioni: una che impegna la Giunta ad azioni di vigilanza e controllo sul Consorzio di bonifica Tevere Nera, e l’altra che chiede all’Esecutivo di coordinare le azioni delle istituzioni per una efficace vigilanza contro le infiltrazioni mafiose nel periodo post Covid. Inoltre sono stati ascoltati in audizione l’assessore Roberto Morroni e il direttore di Arpa Luca Proietti sui due disegni di legge di riforma dell’Arpa presentati da Fabio Paparelli (Pd) e dal gruppo della Lega con primo firmatario Daniele Carissimi.

La proposta di risoluzione approvata all’unanimità sul CONSORZIO TEVERE NERA è stata proposta dal presidente Nicchi e impegna la Giunta “ad attivarsi per esercitare la funzione di vigilanza e controllo sugli organi del Consorzio adottando ogni iniziativa utile a riportare l’azione del Consorzio nell’ambito della legalità, con riferimento alla fissazione delle elezioni consortili, considerando anche la nomina di un commissario straordinario ai sensi di quanto previsto dalla normativa regionale in materia”. Come ha spiegato il presidente NICCHI, infatti, “l’Assemblea legislativa ha approvato la legge regionale ‘4/2020’ che, vista l’emergenza coronavirus, sposta le elezioni del Consorzio e prevede il loro svolgimento tra il 15 settembre e il 15 dicembre 2020 e in ogni caso in coincidenza con le elezioni amministrative. Ma il consiglio di amministrazione del Consorzio ha votato un atto che annulla le elezioni del giugno 2020 e autonomamente, senza prendere in considerazione la legge regionale, ha indetto delle elezioni per il 25 ottobre. Si tratta di una palese violazione di legge. Ricordo che la legge regionale del 2004 in materia di bonifica prevedeva che le lezioni si sarebbero dovute svolgere con il turno amministrativo più vicino. La stessa legge disciplina le funzioni di vigilanza e controllo esercitate dalla Regione sui consorzi di bonifica prevedendo anche il potere di scioglimento da parte del Presidente della Giunta degli organi di amministrazione dei consorzi, con nomina di un commissario straordinario, nell’ipotesi di gravi violazioni della normativa. Ed è proprio questo il caso, con un ente che è soggetto al controllo e alla vigilanza della Regione che ha fatto un atto che contrasta con norme di legge”. Relatore in Aula sarà Daniele Nicchi. 

La seconda proposta di risoluzione, sempre approvata all’unanimità, impegna la Giunta regionale a coordinare le azioni delle istituzioni per una efficace VIGILANZA CONTRO LE INFILTRAZIONI MAFIOSE NEL PERIODO POST COVID. Il testo nasce dalla mozione proposta dalla minoranza (prima firmataria Porzi, https://tinyurl.com/y8msxrzp (link is external)) che era stata esaminata dalla Prima commissione nella precedente seduta (https://tinyurl.com/yb75kbgq (link is external)) per poi essere rinviata alla Commissione d’inchiesta “Analisi e studi su criminalità organizzata ed infiltrazioni mafiose, corruzione, riciclaggio, narcotraffico e spaccio di stupefacenti”, presieduta da Eugenio Rondini (Lega). Lo stesso Rondini ha spiegato che “il testo della mozione è stato leggermente modificato per coinvolgere più soggetti possibile e impegna la Giunta a coordinare insieme alla Commissione d’inchiesta, all’Osservatorio regionale sulla criminalità organizzata e al Comitato tecnico scientifico per la sicurezza e la vivibilità, tutte le azioni delle istituzioni locali nel fare fronte, insieme a tutte le forze politiche e sociali, ai tentativi di infiltrazioni delle attività criminali proprio in questo momento di forzato rallentamento della vita economica e sociale del Paese. La risoluzione auspica anche che la Regione e le istituzioni locali agiscano unite, con tempestività, trasparenza e forza nel contrastare tutti i tentativi di infiltrazioni malavitose”. Relatore in Aula sarà Donatella Porzi (PD).

Infine la Commissione ha ascoltato in audizione l’assessore Roberto Morroni e il direttore dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale Luca Prioetti sui DDL DI RIFORMA DI ARPA. I disegni di legge, uno a forma Fabio Paparelli (PD) e l’altro presentato dai consiglieri della Lega con primo firmatario Daniele Carissimi, erano stati illustrati nella seduta della scorsa settimana (https://tinyurl.com/yb75kbgq (link is external)). L’assessore MORRONI ha spiegato che c’è piena condivisione da parte della Giunta sulla riperimetrazione delle direzioni territoriali di Arpa con quelle delle Asl per una maggiore funzionalità e per innescare maggiori sinergie. L’Esecutivo concorda anche sulla necessità di adeguare l’impianto complessivo dell’Agenzia alle norme più recenti. Per la scuola di alta formazione e per il trasferimento della sede legale a Terni, non ci sono pregiudiziali da parte della Giunta. Arpa già svolge attività in ambito formativo. Quindi ben venga una valorizzazione di questi aspetti con la scuola, purché non ci siano aggravi e appesantimenti in termini di costi e organizzazione. La questione del trasferimento della sede legale a Terni è più formale che sostanziale: alla Giunta interessa l’operatività per rispondere in particolare alle criticità ambientali della conca ternana. Non ci sono pregiudiziali, ma l’Esecutivo auspica che tutto avvenga in un quadro di concertazione, senza determinare tensioni. Se c’è una scelta condivisa non ci sono problemi da parte della Giunta. Per il direttore PROIETTI le due proposte hanno elementi innovativi rispetto agli adeguamenti normativi, alla scuola e al trasferimento della sede. Altri elementi come la carta dei servizi sono già stati messi in campo dall’Agenzia. È stata anche mandata la riorganizzazione alla Giunta che recepisce totalmente la legge vigente ma che ha tenuto conto della richiesta di bilanciamento tra le due province che oggi corrispondono ai territori delle Asl e con il ripristino dei due direttori che sono autonomi dal punto di vista gestionale e operativo. Per la scuola è importante non creare altre strutture, ma inserirla nella struttura interna di Arpa senza costi aggiuntivi, processo che ha già avuto inizio con seminari settimanali che confluiranno in un master e altre attività formative ed educative. Per Proietti lo spostamento della sede è un fatto prettamente politico, e l’Agenzia metterà in campo quello che decide la politica. Il problema è il ribilanciamento delle forze, e con le nuove assunzioni si cercherà di risolvere questa situazione con un incremento della zona sud”. Al termine delle audizioni il presidente Nicchi ha proposto a Paparelli e Carissimi di lavorare ad una proposta condivisa per arrivare in Commissione con una testo unico da votare insieme e portare in Aula.


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