112453659 2755792457991108 5314787990146869683 o(UNWEB) Perugia. L’Assemblea legislativa ha approvato a maggioranza il Piano scuole per l’anno scolastico 2020-2021, che ricalca le linee guida del precedente Piano per l’offerta formativa e la programmazione della rete scolastica, una scelta causata dall’emergenza Covid-19 che non ha permesso di dare luogo ad una adeguata concertazione con tutti i soggetti interessati e con i territori per la predisposizione di eventuali, nuove linee. L’obiettivo principale è quello di riuscire a garantire adeguati spazi agli alunni, per consentire loro di tornare a scuola in presenza ed in sicurezza a partire dal nuovo anno scolastico.

 

(Acs) Perugia, 21 luglio 2020 – Con i voti favorevoli (11) della maggioranza e l’astensione della minoranza, l’Aula di Palazzo Cesaroni ha approvato l’indicazione della Giunta regionale di estendere, anche per l’anno 2021-22 le linee guida del precedente Piano per l’offerta formativa e la programmazione della rete scolastica. Una scelta che è diretta conseguenza dell’emergenza Covid-19 che non ha permesso di dare luogo ad una adeguata concertazione con tutti i soggetti interessati e con i territori per la predisposizione di eventuali, nuove linee.

Il Relatore di maggioranza, ELEONORA PACE (FDI-presidente Terza Commissione) ha spiegato che la proroga della programmazione vigente si è resa indispensabile in conseguenza di un’emergenza inedita che obbliga ad un ripensamento dell’organizzazione complessiva anche del sistema scolastico regionale che potrebbe portare alla revisione di alcuni indirizzi scolastici e dell’offerta formativa nel suo complesso anche con l’obiettivo di garantire adeguati spazi agli alunni, per consentire loro di tornare alla scuola in presenza ed in sicurezza a partire dal nuovo anno scolastico.

Per il DIMENSIONAMENTO DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE, si ricorda che vi è la previsione di strutturare istituzioni scolastiche con un numero di alunni tra 600 e 900, tenendo conto del trend delle iscrizioni nel triennio precedente e delle previsioni per il biennio successivo. Vengono inoltre indicate le eccezioni riconosciute e l'incidenza che queste possono avere sugli organici e sulle dirigenze scolastiche, visto che non sono consentiti incarichi a tempo indeterminato nelle istituzioni scolastiche autonome con un numero di alunni inferiore a 600 unità, ridotto a 400 per le istituzioni site in piccole isole, comuni montani e aree caratterizzate da specificità linguistiche.

Per quanto attiene la PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE DELL'OFFERTA FORMATIVA questa, secondo le linee al momento vigenti, deve tenere conto di indirizzi in grado di consentire la tenuta del sistema scolastico, sia dal punto di vista degli organici scolastici che delle attrezzature dei vari istituti, della sostenibilità nel tempo dei corsi istituiti, della coerenza con gli indirizzi riconosciuti dalla normativa vigente, delle vocazioni dei territori, degli sbocchi occupazionali e così via.
Il presente atto richiama il quadro normativo vigente, che conferisce alle Regioni le funzioni di programmazione dell’offerta formativa integrata tra istruzione e formazione professionale e di pianificazione della rete scolastica – sulla base dei piani provinciali e nei limiti delle risorse umane e finanziarie disponibili – mentre i compiti relativi alla redazione dei piani di organizzazione della rete delle istituzioni scolastiche e per l’istituzione, l’aggregazione, la fusione e la soppressione delle scuole, in attuazione degli strumenti di pianificazione, sono state delegate alle Province, competenti per le scuole secondarie di secondo grado, e ai Comuni, per quanto riguarda gli altri gradi d’istruzione. In conclusione, con il presente atto si propone di approvare sia la procedura amministrativa, con cui gli enti locali interessati esercitano le rispettive competenze riconosciute dal quadro normativo vigente, sia la corrispondente tempistica definita dalla Regione, confermando i principi generali delle Linee guida per la programmazione territoriale della rete scolastica in Umbria, anni scolastici 2018/2019 – 2019/2020 – 2020/2021”. Si stabilisce la data del 25 settembre 2020 quale termine ultimo per l’invio alle Province e all'Ufficio Scolastico Regionale (USR) per l’Umbria delle richieste afferenti alla programmazione del dimensionamento della rete scolastica e dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2021/2022 formulate dalle Istituzioni Scolastiche, singole o in rete, e dai Comuni, corredate dalle delibere degli organi collegiali delle scuole e da quelle dei Comuni stessi e la data del 15 novembre 2020 quale termine ultimo per l’invio alla Regione Umbria e all’USR per l’Umbria da parte delle Amministrazioni provinciali dei piani afferenti alla programmazione del dimensionamento della rete scolastica e dell’offerta formativa per l’a.s. 2021/2022. Il termine ultimo per l’approvazione da parte dell’Assemblea Legislativa, su proposta della Giunta Regionale del Piano regionale per la programmazione territoriale della rete scolastica e dell’offerta formativa per l’a.s. 2021/2022 è il 31 dicembre 2020.

Nella Relazione di minoranza, MICHELE BETTARELLI (PD-vice presidente Terza Commissione) ha confermato la condivisione da parte della minoranza della linea intrapresa, stante l’evidenza della situazione di emergenza creata dalla pandemia. I consiglieri di minoranza si sono astenuti e chiedono che l’assessore si confronti quanto più possibile con le scuole e l’Ufficio scolastico regionale per uscire dalle difficoltà.


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