116156804 2758851391018548 1256257171572426443 oRiunione congiunta stamani, a Città di Castello, presso il Centro di istruzione e formazione professionale, Asp ‘Giovanni Ottavio Bufalini’, di seconda e Terza Commissione, presiedute da Valerio Mancini ed Eleonora Pace. Il tema, sul quale si sono succeduti interventi di numerosi rappresentanti di Associazioni di categoria ed operatori della formazione, il potenziamento dell’offerta formativa professionale e il rilancio del sistema economico produttivo regionale.

 

(UNWEB) Perugia,   Una percentuale altissima, quasi il 90 per cento dei ragazzi che escono da una qualificata formazione professionale vengono assunti in aziende del territorio. Quello tecnico è un settore con forte richiesta di professionalità. Per questo è necessaria una sempre maggiore semplificazione e maggiori risorse per facilitare l’accesso alla formazione professionale. La richiesta di ragazzi formati che arriva dalle imprese, anche nell’ultimo difficile periodo, è un segnale molto importante per l’economia ed i livelli occupazionali dei territori. Le scuole di formazione fondano le radici nel tessuto produttivo e culturale del territorio, anche per questo è importante creare una progettualità di filiera. È quanto emerso, tra l’altro, da una partecipata audizione, stamani a Città di Castello, presso il Centro di istruzione e formazione professionale, Asp ‘Giovanni Ottavio Bufalini’, organizzata, in seduta congiunta, dalla Seconda e Terza Commissione presiedute da Valerio Mancini ed Eleonora Pace.

Dagli interventi dei numerosi rappresentanti di Associazioni di categoria ed operatori della formazione è emersa la soddisfazione per l’approvazione unanime di alcune modifiche alla legge ‘30/2013’ promosse dal consigliere Fora (Patto civico per l’Umbria) e condivisa da tutti i componenti della Terza Commissione e successivamente dall’intera Aula di Palazzo Cesaroni (https://tinyurl.com/y66htmyv (link is external)) e che, come ha ribadito lo stesso Fora “finalmente si rende esecutivo un diritto che in Umbria non lo era e cioè la possibilità che i ragazzi dopo la terza media possono iscriversi agli istituti professionali e alla scuole di formazione professionale. Dopo questa innovazione – ha detto - ci aspetta un lavoro importante per far sì che dopo il triennio i percorsi possano continuare anche con un ulteriore anno di formazione professionale che potrebbe sfociare in una eventuale iscrizione all’Università".

Tra le richieste degli intervenuti, dopo aver evidenziato che nel canale regionale della formazione lavorano oltre 400 persone che garantiscono un servizio di qualità certo e sicuro agli allievi che nel 2019 sono stati oltre duemila, quella di rendere più snello il sistema dell’orientamento mettendo soprattutto a conoscenza i ragazzi, al termine della scuola media, delle opportunità che una formazione professionale adeguata può offrirgli per entrare nel mondo del lavoro. È stata anche rimarcata l’esigenza di guardare con estrema attenzione alle regole di accreditamento delle agenzie e di prevedere una programmazione formativa pluriennale.

In un documento predisposto dal S.U.L. (Scuole Umbre per il Lavoro), “enti storici umbri di Formazione professionale” quali ConfartigianTerni, Università dei Sapori, CnosFap, Asp G.O.Bufalini, Ecipa, Consorzio Futuro viene evidenziata l’importanza di avere anche in Umbria un’offerta formativa nel canale degli IFTS (Istruzione Formazione Tecnica Superiore), percorsi snelli che si svolgono in soli due semestri e soprattutto percorsi formativi integrati (realizzati in collaborazione tra scuola, università, impresa, agenzie formative) per la formazione di tecnici specializzati, figure professionali a livello post-secondario, rispondenti alla domanda proveniente dal mondo del lavoro pubblico e privato. Gli IFTS vengono definiti un importante modello (assente in Umbria) che ha in sé tre elementi strategici: una partnership e una governance di rete, un’alta flessibilità organizzativa e didattica rispetto al panorama della formazione terziaria, il ricorso a contenuti e metodologie proprie all’industria 4.0.

In apertura dei lavori, hanno portato il loro saluto i sindaci di Città di Castello, Luciano Bacchetta e di San Giustino, Paolo Fratini. Sono poi intervenuti: Stefano Briganti (Presidente Asp G.O. Bufalini), Marco Menichetti (Direttore Asp G.O. Bufalini), Fabio Matera (Direttore Ecipa), Margherita Troiani (ConfartigianTerni), Massimo Mansueti (Centri formazione professionale Terni, Narni, Orvieto), Michele Bedori (Confartigianato Umbria), Marina Gasparri (Cna Umbria), Roberto Carpinelli (Docente formazione), Vasco Gargaglia (Direttore Confcommercio), Luigi Rossetti (Direttore regionale), Adriano Bei (Dirigente regionale Politiche attive del lavoro).

A margine dei lavori, Eleonora Pace ha rimarcato l’importanza di “accompagnare i giovani verso la formazione professionale che, in una percentuale altissima, è determinante per proiettarli verso il mondo del lavoro. Quella delle scuole di formazione è una realtà importantissima che chiede e merita la massima attenzione”. Valerio MANCINI, dopo aver stigmatizzato l’assenza di alcuni Sindaci, o loro delegati, del territorio invitati all’incontro, ha assicurato che Seconda e Terza Commissione lavoreranno per “approfondire le istanze emerse. Saremo al fianco delle scuole di formazione che intendono mettere in campo le migliori energie, certi che esse rappresentano un punto di riferimento per i ragazzi e le persone, in genere, in cerca di lavoro, ma anche per le stesse imprese del territorio che cercano sempre più soggetti formati e pronti”.


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