117444508 2776470172590003 8187985250764014083 oIl consigliere Vincenzo Bianconi (gruppo Misto) annuncia la presentazione di una mozione con cui chiede alla Giunta di Palazzo Donini di “attivare presso le società partecipate Sviluppumbria e Gepafin sportelli che forniscano a titolo gratuito informazioni e assistenza di base alle imprese in difficoltà, a quelle in fase di costituzione o nuovo orientamento”. L’atto di indirizzo mira a “garantire alle imprese gli strumenti necessari a scongiurare la scomparsa di parte del tessuto produttivo umbro”.

 

(UNWEB) Perugia, - “Garantire alle imprese gli strumenti necessari a scongiurare la scomparsa di parte del tessuto produttivo umbro. Attivare presso le società partecipate Sviluppumbria e Gepafin sportelli che forniscano a titolo gratuito informazioni e assistenza di base alle imprese in difficoltà, a quelle in fase di costituzione o nuovo orientamento”. Lo chiede, con una mozione alla Giunta regionale di cui annuncia la presentazione, il consigliere Vincenzo Bianconi (Misto), spiegando che gli sportelli dovrebbero supportare “la gestione e pianificazione economica, finanziaria e fiscale, fornendo ad artigiani e imprenditori strategie essenziali di controllo della liquidità; il contenimento degli oneri finanziari; la scelta della struttura societaria più adeguata; rafforzando al contempo l’offerta di tutti i servizi complementari di supporto finanziario e informativo che Sviluppumbria e Gepafin dovrebbero già fornire”.

Bianconi spiega che “in base a quanto emerso dalla Relazione della Banca d’Italia sull’economia dell’Umbria le aziende a rischio di liquidità, a causa della crisi post Covid, in particolare nei settori sottoposti a chiusura, sono quasi un quarto del totale, in prevalenza di piccolissime dimensioni e concentrate soprattutto nel settore terziario, con ricadute sul mercato del lavoro drammatiche e senza precedenti. Considerato che in Umbria le piccole imprese rappresentano oltre il 95 percento di quelle attive nella regione e contribuiscono a garantire occupazione a 119.421 persone, pari al 52 percento degli addetti del settore privato, occorre con urgenza mettere a disposizione strumenti gratuiti di assistenza e supporto finanziario. In un momento così complesso per le imprese, per lo più di piccole dimensioni – aggiunge - i titolari e tutti i collaboratori sono interamente dedicati all’attività produttiva e non hanno il tempo per formarsi e approfondire misure finalizzate alla sopravvivenza delle imprese stesse o la possibilità economica di rivolgersi a consulenti specializzati”.

“Al pari delle grandi realtà industriali, bisogna battersi – conclude Vincenzo Bianconi - per la tutela e la sopravvivenza delle piccole imprese della regione che, oltre a garantire occupazione a migliaia di persone, rappresentano un patrimonio inestimabile in termini di cultura, valori e identità”


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