pdf(UNWEB) Mario Adinolfi, presidente nazionale del Popolo della Famiglia, risponde alla determinazione dell’Aifa che ha posto in vendita la pillola Ellaone dei 5 giorni dopo senza ricetta medica anche per le minorenni: “C’è un solo motivo che ha portato a autorizzare l’acquisto della pillola dei cinque giorni dopo anche alle minorenni senza ricetta medica: vogliono tagliar fuori i genitori delle giovanissime dalla consapevolezza del fatto e dalla decisione. È l’ennesima norma varata non solo contro la vita, ma contro la famiglia come luogo educativo. Il Popolo della Famiglia si mobiliterà sul territorio per chiedere ai farmacisti cattolici e obiettori di non rifornirsi di tale pillola e di non venderla, visto che è un farmaco abortivo e come tale non potrebbe essere venduto fuori dagli ospedali. Con un gioco verbale l’hanno chiamata contraccezione d’emergenza e il gioco è valso ai produttori decine di milioni di euro l’anno di fatturato. Ma non si può continuare a permettere tutto sulla pelle delle donne e dei bambini nascituri”.

«Il Popolo della Famiglia Umbria rifiuta con forza questa scriteriata determinazione dell’AIFA e del suo Direttore generale che in un comunicato stampa ha avuto la sfrontatezza di rivolgersi alle quindicenni con il tono ridicolo di una attenzione etica ai loro momenti critici. Chiunque giudichi la somministrazione alle minorenni del “Ulipistral acetato” (spacciato come “contraccezione di emergenza”) un indicatore di sviluppo di una società, non comprende né le dinamiche educative, né le conseguenze che ne deriveranno. Chiediamo alla sezione umbra della UCFI (Unione Cattolica Farmacisti Italiani) di coordinare un’azione comune per boicottare l’iniziativa governativa nell’interesse delle adolescenti e della loro salute», ha dichiarato Marco Sciamanna, presidente del PdF Umbria.


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