Bettarelli Morroni(UNWEB) Perugia, Nella parte dedicata al ‘Question time’ della seduta consiliare odierna, il consigliere regionale Michele Bettarelli (Pd) ha interrogato l’assessore Morroni per sapere se è possibile evitare di far pagare ai cacciatori le quote relative ai danni causati dalla specie cinghiale all’agricoltura, che vanno ad aggiungersi ai consueti pagamenti annuali e che appaiono una misura “irragionevole, visto il momento attuale in cui nessun cittadino necessita di ulteriori ed improvvisi aggravi economici, assicurando la presa in carico da parte dell’Atc del pagamento delle quote richieste ai cacciatori ”.

“I danni vanno pagati – ha sottolineato Bettarelli –, ma oggi servirebbe una soluzione tampone, visto che dal prossimo anno l’assessore ha già predisposto un piano serio. Con l’introduzione delle regole della zona arancione per l’Umbria ci saranno inoltre nuovi limiti, come il divieto di spostarsi da un comune all’altro e molte squadre saranno impossibilitate a fare le battute perché non raggiungeranno il numero minimo di cacciatori per fare una squadra, quindi gli ungulati continueranno ad arrecare danni. Dato il momento – ha concluso - servono soluzioni straordinarie”.

L’assessore Morroni ha detto che “il piano di abbattimento è riferito alla stagione venatoria e deve essere attuato da settembre e gennaio, quindi il completamento delle squadre del piano di prelievo è riferito a prima dell’emergenza. Gli interventi di completamento del piano, a febbraio e marzo rientrano nell’attività di contenimento e controllo disposte dalla Regione, al di fuori dei piani di abbattimento degli Atc. Nell’interlocuzione svolta con le associazioni venatorie e gli Atc è stata messa a punto una proposta che testimonia l’impegno politico sulla questione del risarcimento danni e con il 2021 entrano in vigore delle novità che attengono alla rimodulazione della distribuzione delle risorse ottenute con la tassa, che dà il 23 per cento per il risarcimento danni e il 29 per cento dell’introito agli Atc, che quindi incamerano il 52 per cento della tassa. Poi c’è il 33 per cento incamerato dalla regione e il 12 per cento destinato ad attività della regione e dell’Osservatorio faunistico. Dal 2021 la quota per gli Atc passerà al 54 per cento totale e sarà loro responsabilità gestirla e distribuirla per i danni all’agricoltura. È importante il principio di responsabilità a cui non possono sottrarsi le squadre di cinghialisti perché c’è una stretta correlazione fra abbattimenti e entità dei danni, più ci si allontana dalle previsioni e più diventa necessaria un’integrazione economica ma, come detto, sarà demandata agli Atc la gestione della situazione. Si evince la volontà politica costruttiva di avere una linea di condotta che possa assicurare quell’equilibrio che oggi si è rotto”.

Nella replica conclusiva, Bettarelli ha detto che “in prospettiva la questione è stata inquadrata giustamente ma resta il problema di quest’anno emergenziale. Tante squadre non sono ancora partite e dovrebbero farlo, ma con i limiti della zona arancione. Apprezzo l’impostazione per il futuro ma serviva una risposta straordinaria”.


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