130974059 2884751331761886 3163070067476909367 o(UNWEB) La commissione Sanità e Servizi sociali di Palazzo Cesaroni, presieduta da Eleonora Pace, ha proseguito le audizioni con le varie componenti della Sanità umbra, ascoltando le richieste dell’Intersindacale medica (Dipartimento Prevenzione, Aaroi, Emac, Assomed, Cimo, Cisl medici, Fassid, Fesmed, Cgil medici, Fvm).

Le criticità della sanità umbra – hanno detto i medici – sono emerse ancora più chiaramente durante la pandemia: il sottofinanziamento, la sottodotazione organica, lo storico problema dell’assistenza territoriale e dei medici di famiglia, l’organizzazione della rete ospedaliera e la difficoltà di rapportarsi, come avviene ormai da tempo, con dirigenti in grado di assumere decisioni significative anziché con dei commissari.

Chiesto ancora una volta un maggiore coinvolgimento delle organizzazioni sindacali mediche negli aspetti programmatori, non con l’intenzione di sostituirsi alla politica ma, con l’intento di far sentire le istanze di chi lavora sul campo. Bisogna superare gli anni Settanta, è stato detto, una stagione ragionieristica basata su parametri di natura economica che non guarda alla qualità assistenziale. La rete territoriale è da rifondare e la tempistica sui tracciamenti è la ricaduta di tutto questo.

Sottolineate anche l’assenza di interlocuzione con l’Università e la fuga di medici precari e infermieri verso altre regioni che assumono a tempo indeterminato, nonostante si siano formati in Umbria.


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