CONGRESSO REGIONALE PC1(UNWEB) "Se la soluzione di continuità di tutti i partiti dell' arco parlamentare è piuttosto chiara e uniformemente entusiasta dell'ennesimo governo targato BCE, palesando quello che noi già da tempo chiamavamo il Partito Unico Liberista, la situazione del loro elettorato è quanto più confusa e quindi quanto mai eccellente per i comunisti.

Deve farci riflettere chi politicamente ha fatto in questi anni un balzo enorme mistificando e cavalcando un concetto prettamente comunista come il sovranismo, trasformandolo in un sinonimo di nazionalismo: esso in realtà altro non significa che l'indipendenza decisionale di uno Stato, e per costituzione appartiene al popolo. Invece ora non solo gli europeisti di questa finta sinistra al potere ma persino i sovranisti di cartone sono inchinati a Mario Draghi. E la situazione, ovviamente drammatica per la certa macelleria sociale che questo governo porrà in essere, è altresì eccellente per palesare agli occhi dei più l'ennesimo tradimento della classe politica tutta verso il popolo italiano, verso i lavoratori tutti, coloro che vivono del proprio lavoro, sia esso autonomo, dipendente, privato o pubblico.

Qui, in questo spiraglio lasciato aperto, ci dobbiamo inserire quotidianamente, pacati ma determinati, amichevoli ma costanti, ricordandoci che il lavoratore che è lontano dalla politica o che ha votato Lega, Fdi, PD o 5Stelle non è nostro nemico, bensì vittima dei nostri stessi nemici. Su questo compito che affidiamo a noi tutti fermamente, si baseranno i rapporti di forza grazie ai quali si potrà o meno sovvertire questo sistema. Un sistema che per come è stato strutturato è irriformabile dall'interno, poiché ora come ora "il banco vince sempre", anzi, la Banca, in questo caso.

La nostra regione versa in uno stato confusionale lavorativo, sanitario ed ambientale enorme, in perfetta continuità con la precedente amministrazione, ma se non ricordiamo male si parlava di un'amministrazione del cambiamento!

Questo è il nostro compito, far capire a chi ha dato fiducia a queste persone la presa in giro che hanno subito, nella migliore delle tradizioni italiane, cambiando tutto per non cambiare nulla. Il nostro appello va a tutti i lavoratori, dagli operai ai ristoratori, dai tassisti ai piccoli commercianti, dai camionisti ai lavoratori dipendenti, dal personale sanitario a quello scolastico, dai musicisti ai lavoratori del teatro e della danza: ma non siete stanchi di essere presi in giro? Non è la vostra intelligenza stanca di essere insultata? Non vedete che a qualsiasi porta bussate, ogni partito dal centro sinistra al centro destra passando per l'antipolitica, vi ha traditi? Cosa li accomuna? Il totale asservimento a questo sistema capitalista, alla logica del massimo profitto, all'Unione Europea e alla Nato, per la quale spendiamo miliardi di euro ogni anno, per poi sentirci dire che non ci sono soldi per i sussidi a chi vive del proprio, mese per mese.

Il Partito Comunista poteva chiamarsi in un altro modo, volendo. In quanti ci dicono "le idee sono giuste ma avreste più successo con un altro nome". Ma le idee sono giuste perché provengono da quel nome, che non cambieremo e che non sporcheremo come è stato già fatto poiché unica chiave per una società alternativa a quella che stiamo nostro malgrado vivendo.

Abbiamo dimostrato che è possibile e necessario saper marciare insieme per il bene del nostro partito, del partito di tutti i lavoratori, loro esclusivo strumento per la presa del potere politico.
Dobbiamo farci trovare pronti quando la rabbia della classe lavoratrice esploderà sotto il governo del Partito Unico Liberista."

Così, in una nota, Partito Comunista Umbria.


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