Approvati18(UNWEB) L’Assemblea legislativa ha approvato all’unanimità la mozione presentata dai consiglieri Fabio Paparelli e Tommaso Bori (PD) e Thomas De Luca (M5S) che chiede alla Giunta di attivare “con tempestività ogni iniziativa utile per un confronto con il Governo, ai fini della proroga e dell'aggiornamento dell'Accordo di programma relativo all'Area di crisi complessa Terni-Narni, in scadenza il 30 marzo 2021”. Il testo è stato emendato su proposta della maggioranza, che ha sottolineato come su richiesta della Giunta si stiano facendo incontri con il Ministero per la proroga e l’aggiornamento dell’accordo. 

Illustrando l’atto in Aula Paparelli ha ricordato che “l'indifferenza dimostrata fin qui dal Governo regionale e dal Comune di Terni rischia di vanificare lo sforzo compiuto in passato. Con ingenti risorse si è lavorato per un piano di riqualificazione e riconversione industriale di quell'area, ancora di là da venire, attraverso un'attività integrata e coordinata delle Amministrazioni centrali, della Regione, degli Enti locali, per rilanciare in particolar modo il settore manifatturiero nel campo della siderurgia e della chimica sostenibile, grazie a nuove pratiche ambientali compatibili, ad una spinta al settore della ricerca e dell’innovazione e a nuovi investimenti in opere strategiche. È necessario tutelare le iniziative di investimento già in atto, specie in relazione alle scadenze e agli impegni che l'emergenza sanitaria ha reso non praticabili. In particolare serve dare nuova linfa alla reindustrializzazione del comparto chimico, anche in virtù della complessa vicenda Treofan. L’accordo di programma, oltre ad aver assicurato oltre 58 milioni di euro di finanziamenti, ha permesso l'attivazione di ulteriori investimenti legati agli accordi di sviluppo, ai contratti di sviluppo e agli accordi di innovazione. Grazie al percorso virtuoso innescato dal riconoscimento dell’Area di Crisi Complessa Terni-Narni, approvato dal Consiglio regionale nel 2014 e poi dal ministero dello Sviluppo Economico nel 2016, è stato possibile centrare altri risultati collaterali importanti. Per questo la Regione si impegni da subito a recuperare credibilità sui tavoli nazionali e a riannodare i fili di un piano di rilancio e di riconversione industriale che è ancor più indispensabile per riqualificare i due comparti in un'ottica di innovazione e sostenibilità. A noi risulta che dopo la convocazione dei tre tavoli nazionali insediati tra marzo e maggio 2018, né la nuova Giunta regionale, né il Comune di Terni abbiano mai chiesto al Governo nuovi incontri, segno di una totale indifferenza rispetto alle opportunità che si sarebbero potute cogliere nel territorio e che rischiano definitivamente di tramontare qualora non venga decisa una secca inversione di marcia”. 

L’assessore Michele FIORONI ha detto che “la Giunta sta lavorando, con Mise e Invitalia, per arrivare ad una proroga e elaborare un piano di aggiornamento incentrato su specializzazioni produttive, che parta da un preciso progetto di rilancio del polo chimico centrato sulla bioeconomia circolare, che è un concetto più ampio della chimica verde. La proroga non genera nuovi finanziamenti, ma consente di poter accedere ad alcuni benefici. Noi stiamo lavorando su questo duplice piano. Vogliamo creare una prospettiva di lungo periodo per segmenti emergenti, che possano produrre progettualità ambientali per integrazioni di filiere. Vogliamo ragionare sul polo chimico di Terni come hub tecnologico di innovazione aperto, con la possibilità di attrarre competenze, puntando sul tema della formazione. Tutto questo senza sottovalutare le tipicità di tipo verticale tipiche dell’area ternana come la siderurgia. Uno schema di sviluppo innovativo per intercettare finanziamenti dell’area di crisi complessa e rispondere alla domanda territoriale, uno strumento attivo di qualità territoriale. Su questo tema abbiamo avviato l’interlocuzione con il Ministero, con progettualità per individuare nuove direttrici di sviluppo con percorsi di specializzazione più mirata, per avviare un nuovo accordo che possa far arrivare nuove risorse finanziarie. La proroga dell’area di crisi complessa dà la possibilità di accedere a dei benefici. Poi c’è l’aggiornamento che chiede maggior lavoro e una concertazione con le parti sociali del territorio. Il piano di investimenti per l’area crisi complessa ancora prevede 3,5 milioni di finanziamento che metteremo al bando in un breve periodo con obiettivi coerenti con questa nuova visione di sviluppo, che parte dalla nuova centralità del polo chimico come punto di rilancio dell’economia umbra”.

INTERVENTI

Thomas DE LUCA (M5S): “Non si può tacere quanto sta accadendo ai lavoratori della Treofan. Su questa situazione deve iniziare a metterci la faccia la presidente Tesei, che deve iniziare a venire a Terni. Tutta la comunità umbra deve unirsi intorno a queste famiglie. Abbiamo il dovere di far sentire la nostra voce. Servono strumenti legislativi diversi a livello nazionale”.

Enrico MELASECCHE (Lega - assessore): “Conosciamo i limiti di questo accordo, che non ha riorganizzato l’economia della città non andando incontro ai problemi enunciati nell’accordo che non hanno avuto attenzione da parte del Governo. Ad esempio sulle infrastrutture c’è un elenco che è stato enunciato, ma che la Regione all’epoca non ha minimamente curato. Purtroppo nulla è stato fatto. Nell'ultimo Defr ho inserito la realizzazione degli ultimi lotti della Terni-Rieti. Come può svilupparsi un polo chimico come la Polimer con questa viabilità? C’è la necessità di riaprire il dialogo con il Governo per dare concretezza e risultati non solo ai singoli imprenditori, quanto una risposta complessiva all'interno territorio di Terni e Narni. Spero si accetti l’emendamento proposto dalla maggioranza, altrimenti sarebbe solo un atteggiamento strumentale”.

Daniele CARISSIMI (Lega): “La crisi pandemica ha creato problemi, non ci si deve nascondere dietro un dito. È insufficiente sedersi su dei tavoli. Più volte ho apprezzato le  parole dell’assessore Foroni su questi temi. Come in seconda Commissione sulla vicenda Treofan, quando ha detto di voler rilanciare il polo chimico a Terni. Però serve scaricare a terra le parole. E tutti dobbiamo lavorare per questo, altrimenti per Treofan vedo un futuro buio, come per tutta Terni. La green economy è un’enorme occasione di rilancio ma se non sappiamo tradurla in incentivi concreti alle imprese, temo che la situazione non si risolverà in breve tempo. Emendiamo la mozione e approviamola insieme”.


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