Paparelli 1Il consigliere Fabio Paparelli (Pd) annuncia la presentazione di una interrogazione per “conoscere lo stato attuale dell'arte dei lavori relativi alla sede regionale di via Saffi a Terni”. Per Paparelli “la struttura dovrebbe diventare il ‘Palazzo del Lavoro’ della Regione Umbria”.

 

(UNWEB) Perugia,   – “Conoscere lo stato attuale dell'arte dei lavori relativi alla sede della Regione Umbria di via Saffi a Terni”. È quanto chiede il consigliere regionale Fabio Paparelli (Pd) annunciando la presentazione di una interrogazione nella quale domanda alla Giunta “se la nuova organizzazione della struttura ristrutturata rispetterà la destinazione principale prevista di ‘Palazzo del Lavoro’ della Regione Umbria, come previsto dalle delibere di Giunta regionale 1558 del 2017 e 633 del 2019”.

“Vogliamo anche sapere – spiega Paparelli – se l’Esecutivo di Palazzo Donini intende procedere alla riqualificazione delle mura storiche, al fine di una rigenerazione urbana dell’intera area. Inoltre sarebbe il caso, tramite intesa con il Comune di Terni, di allocare nell’immobile in questione anche il Servizio di avviamento al lavoro del Comune di Terni (Sal) in modo da avere un’unica porta di accesso (Pua) per servizi omogenei che afferiscono al  medesimo target di persone”. 

“Nel 2019 – ricorda Paparelli - con delibera di Giunta ‘633/2017’ venne sancito un concreto passo in avanti nella riqualificazione dell’ex sede del Genio civile di via Saffi, a Terni, per la quasi totalità di proprietà della Regione Umbria. Un immobile di circa 1.700 metri quadrati ex sede degli uffici regionali a Terni. Grazie ad un consistente finanziamento europeo ottenuto dalla Regione fu prevista la ristrutturazione e il trasferimento in esso di diversi uffici regionali come l’Agenzia regionale per le politiche attive del lavoro, e i centri per l’impiego di Terni e i servizi relativi alle imprese al lavoro e al sociale, al fine di dar vita ad un vero e proprio Palazzo del Lavoro. Con delibera di Giunta ‘1558/2017’ fu avviata tutta l’operazione con uno stanziamento di 9 milioni 340 mila euro per adeguamento sismico ed efficientamento energetico”.

“Con queste due delibere – continua Paparelli - fu stabilito che sarebbero stati trasferiti al termine della ristrutturazione gli uffici del Centro per l’impiego che attualmente si trova nei locali privati di palazzo Alterocca, l’Assessorato allo Sviluppo Economico sede di Terni, l’attuale ufficio delle politiche industriali e competitività del sistema produttivo della Regione e i dipendenti del distaccamento ternano della Protezione civile regionale. Nel 2019 è stato approvato lo studio di fattibilità per far rivivere l’edificio e su cui venne prevista una spesa complessiva di 2,4 milioni di euro. Il progetto prevedeva anche la riqualificazione delle mura storiche della città attraverso un accordo da stipulare con la fondazione Carit. Nel 2019 – conclude - è stato  assegnato l'Incarico per la progettazione definitiva ed esecutiva, nel 2020 è stato approvato il capitolato e nel gennaio 2021 sono stati assegnati in gara i lavori per la ristrutturazione dell’edificio”.


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