FORA(UNWEB) “La Giunta regionale chiarisca il piano industriale, la sostenibilità economica e ambientale del progetto del ‘Polo regionale dell'idrogeno e della mobilità alternativa”, realizzabile sul sito dell’ex centrale Enel ‘P. Vannucci’ di Bastardo e spieghi qual'è il relativo piano di investimento delle risorse regionali”. Lo chiede, con un'interrogazione rivolta all’Esecutivo di Palazzo Donini, il consigliere regionale Andrea Fora (Patto civico per l’Umbria).

Nell’atto ispettivo, Fora ricorda che l’impianto è stato dismesso il primo gennaio 2019 e che “l’area dei comuni storicamente legati alla centrale (Gualdo Cattaneo e Giano dell’Umbria in primis) ha iniziato ad attraversare un periodo di profonda crisi occupazionale e demografica. A fine 2016 il sito di Bastardo è stato inserito da Enel nella piattaforma Futur-e con l’intento di raccogliere e valutare proposte progettuali di riqualificazione e rilancio dell’area: ad oggi però la procedura non ha avuto un esito e non è stata comunicata l’intenzione di Enel di abbandonare tale strada in favore di nuove forme di progettualità. Più volte il Consiglio comunale di Gualdo Cattaneo si è espresso con fermezza contro ogni ipotesi di combustione, sia esso per approvvigionamento energetico che per smaltimento di rifiuti”.

Andrea Fora spiega inoltre che “il cosiddetto ‘Idrogeno verde’ è tale se viene prodotto esclusivamente attraverso l’utilizzo di energia derivante da fonti rinnovabili, che nel caso di Gualdo Cattaneo potrebbero essere solo quelle degli impianti fotovoltaici. Questo significherebbe una copertura a pannelli solari di 9 ettari, che in quell’area comporterebbe l’occupazione di suolo agricolo, opzione esplicitamente vietata dalla legge ‘27/2012’. Infine, per produrre idrogeno rimarrebbe il problema dell’approvvigionamento idrico, esclusa la possibilità che un corso d’acqua a carattere torrentizio come il Puglia, che scorre nei pressi dell’ex centrale, possa essere considerato una risorsa utile”.


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