156971240 2946703608899991 1865016813240499815 n(UNWEB)Nella riunione di ieri della Commissione d’inchiesta ‘Analisi e studi su criminalità organizzata ed infiltrazioni mafiose’, presieduta da Eugenio Rondini è stato aperto un focus sul ciclo dei rifiuti in Umbria in relazione al pericolo di infiltrazioni da parte delle ecomafie.

Invitati in audizione a Palazzo Cesaroni, hanno preso parte alla seduta, il vice presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle ‘Attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlate’, senatore Luca Briziarelli ed il professor Antonio Pergolizzi membro dell’Osservatorio regionale sulla criminalità organizzata e la legalità, curatore del Rapporto Ecomafie.

Nel corso della riunione sono emersi dati, riflessioni ed indicazioni sulle quali lo stesso presidente Rondini, a margine delle audizioni, ha assicurato il massimo impegno della Commissione ad ampliare la conoscenza attraverso ulteriori incontri sul tema con soggetti in prima linea nel contrasto alle ecomafie. Dalle audizioni è emersa una riflessione, condivisa, e cioè che “una buona governance è il migliore antidoto alla illegalità”.

Tra i vari passaggi rimarcati nel corso dell’incontro, quello riguardante la gestione dei rifiuti: “un’eccessiva frammentazione degli attori in campo – ha detto Pergolizzi – non porta all’ottimizzazione del sistema. In tutto ciò, il ruolo della Regione è cruciale”.

Il senatore Briziarelli, dopo aver spiegato l’attività della Commissione parlamentare di cui è vice presidente, ha detto, tra l’altro che “in campo ambientale non ci sono dati relativi alla presenza di associazioni di stampo mafioso che operino nel settore dei rifiuti, ma ciò non toglie che ci sia una situazione grave da attenzionare, che è emersa dalla relazione approvata all’unanimità dalla Commissione bicamerale e successivamente dal Senato. La relazione sottolinea tre situazioni: il sistema non funziona per la carenza sul piano della programmazione, evidenziando un problema sulla qualità della raccolta differenziata; carenza degli impianti; mancata chiusura del ciclo di gestione dei rifiuti. La relazione conclusiva relativa all’Umbria – ha detto - tiene conto non solo del ciclo dei rifiuti, ma contiene un’analisi complessiva a livello ambientale”. Briziarelli ha consegnato anche la relazione specifica che la Commissione bicamerale ha realizzato sulla gestione dei rifiuti durante l’emergenza Covid. “Questa - ha spiegato - fornisce spunti importantissimi per il corretto funzionamento del sistema, fondamentale per non aprire spazi di azione alle mafie in fase di pandemia”.

Pergolizzi ha rimarcato che “una buona politica di gestione dei rifiuti è il miglior antidoto alla illegalità e ad ogni forma di infiltrazione. Puntare su politiche di prevenzione e di conoscenza è il miglior modo per affrontare le mafie prima che esse si appalesino. La situazione dell'Umbria è quella di una regione sulla strada di un miglioramento, ma che per la gestione dei rifiuti e per la chiusura del ciclo deve fare ancora moltissimo. È necessario intraprendere un cambio di paradigma. La logica della discarica sembra vincere su tutto il resto, è questo il trend da invertire. La discarica, secondo le nuove direttive europee, ma anche rispetto alla programmazione nazionale, viene quasi messa al bando. Non più del 10 per cento dei rifiuti urbani può esservi conferito, oggi siamo invece ad una percentuale molto più alta”.

Per il presidente Rondini, in conclusione, quello di ieri è stato “un lavoro estremamente proficuo, utile per renderci consapevoli della situazione sui rifiuti anche in questo periodo di emergenza pandemica. La documentazione che ci è stata consegnata ci sarà estremamente utile per accendere un faro sul territorio. Quello dei rifiuti e del ciclo di smaltimento è un argomento che va attenzionato soprattutto in questo momento. Le indicazioni che emergeranno dalle audizioni che abbiamo programmato e che condivideremo con l’intera Assemblea legislativa, ci saranno estremamente utili per il nostro apporto alla predisposizione del prossimo Piano regionale dei rifiuti, un passaggio fondamentale di questa legislatura”.


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