161780734 2956052547965097 3294168710641998938 n(UNWEB) L’introduzione nella legislazione turistica regionale di un’ulteriore tipologia ricettiva, costituita dalle strutture extra alberghiere in ambienti naturali (case sugli alberi, nelle botti e nelle grotte) aventi particolari aspetti costruttivi e collocati in ambienti naturali del paesaggio umbro, è stata al centro dell'audizione odierna della Seconda Commissione dell'Assemblea legislativa, presieduta da Valerio Mancini.

Sulla proposta di legge, che intende “introdurre un modello di ricettività già presente in altri Paesi e regioni italiane, che garantisca una fruizione turistica del tutto originale e sostenibile del patrimonio territoriale e ambientale” ed è firmata dai consiglieri della Lega Valerio Mancini, Stefano Pastorelli, Eugenio Rondini, Daniele Nicchi, Daniele Carissimi, Francesca Peppucci e Paola Fioroni, si sono espressi i funzionari della Giunta regionale e i rappresentanti di Cna, Rete delle professioni tecniche, Confcommercio, Anci, Faita, Confindustria, Movimento consumatori, Fiavet e Federalberghi.

Dagli interventi è emerso che l'intento dell'iniziativa viene ritenuto condiviso e potenzialmente positivo per lo sviluppo dell'attrattività turistica dell'Umbria, in un'ottica di implementazione del turismo esperenziale e di aggiornamento di un'offerta ricettiva che valorizzi il contesto naturale umbro, consentendo al contempo alle imprese turistiche di ampliare accoglienza e redditività.

Nel corso della seduta partecipativa sono stati anche messi in evidenza alcuni aspetti della proposta di legge che dovrebbero essere approfonditi per evitare che essa risulti poi inattuabile. Tra questi ci sono una definizione più ampia delle nuove tipologie ricettive e un loro inquadramento all'interno delle normative, regionali e nazionali. Particolare attenzione dovrà essere posta anche alle diverse soluzioni e alle relativa fattibilità rispetto ai vincoli paesaggistici, urbanistici e ambientali. Proprio per consentire una verifica di questi aspetti l'argomento è stato rinviato alla fine del mese di marzo, quando la Seconda commissione lo rimetterà all'ordine del giorno per una verifica degli interventi necessari ad armonizzare la nuova legge con le norme regionali e nazionali ambientali e urbanistici.


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