Agabiti2302(UNWEB) L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha discusso oggi, durante la seduta di Question time, l’interrogazione a risposta immediata dei consiglieri Valerio Mancini e Daniele Nicchi (Lega) sulla “quantificazione del bollo auto non versato alla Regione Umbria negli ultimi cinque anni”.

Illustrando l’atto ispettivo, Mancini ha spiegato che “il bollo auto costituisce un'entrata finanziaria importante per il bilancio della Regione ed ammonta a circa 90 milioni di euro annui. In conseguenza della crisi economica derivante dall'epidemia da COVID-19 numerosi cittadini si sono trovati nell'impossibilità di poter provvedere, loro malgrado, al pagamento della tassa automobilistica. Tuttavia sono presenti altrettanti residenti nel territorio regionale che non pagano il bollo auto in nessun caso e che possono essere considerati dei veri e propri evasori fiscali.

L’assessore Agabiti ha risposto evidenziando i passaggi che hanno portato l’attribuzione della competenza per la riscossione della tassa automobilistica alle Regioni. “I veicoli iscritti al Pra al 31 dicembre 2018 erano oltre 834mila. Sono state apportate recentemente alcune modifiche al ravvedimento operoso ampliando il perimetro di applicazione dell’istituto, consentendo a tutti i contribuenti di sanare le loro pendenze usufruendo di sanzioni ridotte. Oggi è possibile ravvedersi ben oltre il periodo di un anno. La tassa viene prescritta al 31 dicembre del terzo anno successivo alla scadenza del pagamento. La Regione invia avvisi bonari per poi passare alla riscossione coattiva. L’attività di recupero genera un significativo gettito: 20,6 milioni di euro nel 2016; 19 milioni nel 2017; 18 milioni nel 2018; 23 milioni nel 2019; 8 milioni nel 2020 (contrazione imputabile agli effetti degli interventi nazionali conseguenti alla pandemia). L’andamento degli incassi spontanei registrati negli ultimi due anni ha mostrato un incremento rispetto agli anni precedenti passando dagli 86 milioni del 2016 a 93milioni 274mila euro nel 2020”.

Nella replica, Mancini ha ringraziato l’assessore per la “puntuale analisi numerica e sostanziale. Bisogna tuttavia prestare grande attenzione ai veicoli che transitano costantemente in Umbria con targhe soprattutto dell’Est Europa. Bisogna capire se i proprietari sono residenti nel nostro territorio o in altra nazione. Andrebbe predisposta un’analisi magari a campione”.


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