Bori(UNWEB) “Solidarietà e sostegno all’Università degli Studi di Perugia in riferimento alle recenti e sterili polemiche sollevate dalla Lega Umbria sul convegno “Forme familiari, relazioni intime e genitorialità”, organizzato dalla sezione AIS Studi di Genere e ospitato dall’Ateneo perugino”. È quanto dichiara il capogruppo del Partito Democratico, Tommaso Bori in una nota “scritta di intesa con il gruppo consiliare del Pd al Comune di Perugia”.

“Censurare l’attività di un gruppo accademico di ricerca, come quello sugli studi di genere, istituito presso l’Università degli Studi di Perugia, - spiega Bori - fa tornare alla mente le pagine più buie della storia italiana, quando ai professori universitari veniva chiesto un giuramento di fedeltà e di adesione ai valori del fascismo”. 

“A quasi un secolo di distanza da quei fatti - prosegue Bori - la Lega, a Perugia come in Umbria, conferma di essere ancora portatrice di pulsioni liberticide e intolleranti che non risparmiano neppure la massima istituzione accademica della Regione, arrivando a criticarne l’operato in merito ad iniziative di ricerca tese a porre al centro il genere, sia come oggetto di studio sia come chiave di lettura dei processi psico-socio-culturali che sono alla base delle discriminazioni basate sul sesso o sull’orientamento sessuale e identità di genere. Attaccare l’attività messa in campo da questa area tematica ha l’evidente obiettivo di impedire che si approfondiscano temi come la violenza di genere, l’omofobia, i diritti delle coppie omosessuali, l’oggettivazione sessuale, il ruolo tra media e sessismo, tra religioni e sessismo, le pari opportunità, le famiglie e la maternità/paternità”. 

“Al contrario – conclude Bori - riteniamo che l’autonomia dell’Università e la libertà di studio e di ricerca scientifica debbano essere difese con forza e determinazione così come il diritto a promuovere l'educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni”.


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