180521328 2989051294665222 7883769422675708263 n(UNWEB) Si è svolta stamani in videoconferenza l’audizione della Commissione per le riforme statutarie e regolamentari di Palazzo Cesaroni (presidente Daniele Carissimi-Lega, vice Andrea Fora-Patto civico, Vincenzo Bianconi-gruppo Misto, Eleonora Pace-FDI, Thomas De Luca-M5s e Fabio Paparelli-Pd) con i membri della Commissione di garanzia statutaria, per svolgere un approfondimento utile alla futura revisione dello Statuto della Regione Umbria.

La Commissione di garanzia statutaria, i cui membri (presidente Delia Adriani, Carlo Calvieri, Luca Castelli, Massimo Metelli, Luigi Pecchioli, Fabrizia Renzini e Paolo Cipiccia) sono eletti dall’Assemblea legislativa, esprime pareri sulla conformità allo Statuto delle leggi e dei regolamenti regionali, sulle questioni interpretative delle norme statutarie e sull’ammissibilità dei referendum regionali. Sono legittimati a richiedere i pareri il Presidente della Giunta regionale, il Presidente dell'Assemblea legislativa, nonché un terzo dei componenti l'Assemblea stessa. La Commissione, qualora ritenga che una legge o un regolamento regionale non siano conformi allo Statuto, ne dà comunicazione al Presidente dell'Assemblea legislativa e al Presidente della Giunta. L’organo competente è tenuto a riesaminare l’atto e a riapprovarlo con o senza modifiche.

Il presidente della Commissione speciale per le riforme statutarie e regolamentari, DANIELE CARISSIMI, ha avviato il confronto con gli avvocati della Commissione di garanzia riferendo che l’organo di Palazzo Cesaroni è all’opera da circa un anno: “Stiamo lavorando su una profonda riforma del Regolamento interno – ha detto Carissimi – e l’abbiamo portata in approvazione nel febbraio scorso, una riforma che ha riguardato più di 80 commi. Nella nostra progettazione dei lavori abbiamo in animo di partire con l’eventuale verifica dell’opportunità di riformare lo Statuto. Abbiamo deciso di partire ascoltando voi in quanto organo interno all’Assemblea composto da soggetti ampiamente qualificati, per iniziare il percorso di riforma. Prevediamo una forma di ascolto nei confronti della società, ci saranno audizioni, prima con gli accademici poi con la società civile, le associazioni e tutti i soggetti che riterremo utile ascoltare. Vi ascoltiamo per conoscere il vostro parere anche su eventuali altre riforme”.

DELIA ADRIANI (presidente Commissione di garanzia statutaria) ha ricordato come la Commissione da lei presieduta si sia insediata solo recentemente e ha sottolineato il fatto che l’organismo entra in azione ‘a chiamata’, ovvero solo per interpello da parte dei presidenti di Giunta o Consiglio regionale, oppure di un terzo dei consiglieri regionali. “Penserei a trovare una soluzione per renderla più operativa – ha detto – magari ampliando il numero dei soggetti che possano attivarla, ferma restando la natura consultiva e non vincolante”.

LUCA CASTELLI nel suo intervento ha individuato alcuni soggetti a cui allargare i canali di accesso: “il mondo dell’associazionismo sociale, culturale, figure come il Difensore civico regionale o lo stesso Cal, che potrebbe richiedere un intervento per verificare competenze locali. Potrebbe essere un’idea – ha aggiunto - pensare a una giornata nazionale di studio per fare un bilancio dell’attività delle Consulte statutarie in Italia, confrontare le esperienze e avere più elementi di riflessione”.

CARLO CALVIERI ha ricordato la pubblicazione del volume, “Lineamenti di diritto costituzionale nella Regione Umbria”, inserito in una collana che raccoglie le riflessioni sui contenuti di tutti gli Statuti regionali (e che Carissimi ha detto di voler replicare nell’attualità) ed ha aggiunto che “nell’assoluta autonomia dell’Aula, la Commissione di garanzia può dare un contributo di consulenza e supporto nella fase di elaborazione della normativa, valutandone la compatibilità con lo Statuto”.

LUIGI PECCHIOLI ha sottolineato che i soli 3 pareri emessi in precedenza dalla Commissione di garanzia statutaria sono il frutto della “estrema discrezionalità nel rivolgersi a questa commissione, che ha comportato che l’organo si sia attivato quando è stato chiamato a farlo. Servirebbe prevedere, nell’iter di alcune approvazioni di norme e regolamenti, il parere, obbligatorio anche se non vincolante, della Commissione, che potrebbe fornire quindi un parere non ex post ma durante l’iter delle modifiche”.

Sono intervenuti anche MASSIMO METELLI, FABRIZIA RENZINI e PAOLO CIPICCIA, a loro volta a sostegno di un implemento della funzionalità dell’organo e delle occasioni di studio e approfondimento di alcune tematiche sulle quali il supporto della Commissione di garanzia statutaria può essere una risorsa importante per l’Assemblea legislativa”.


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