Bori 3(UNWEB) Umbertide. “L'ultima tragedia, di una lunga serie, consumata sui luoghi di lavoro, ovvero quella che giovedì scorso, è costata la vita ad un operaio residente a Terni, fa segnare all’Umbria un triste record: 10 morti in appena cinque mesi”.

Lo evidenzia il capogruppo regionale del Partito democratico, Tommaso Bori, aggiungendo che “sono numeri inaccettabili, sui quali le istituzioni e la politica, ma anche le forze sociali e produttive devono riflettere con maggiore attenzione, promuovendo azioni concrete di prevenzione e contrasto”. “E’ provato statisticamente – aggiunge Bori – che gli incidenti aumentano quando ci sono pochi controlli, precariato e una debole rappresentanza dei lavoratori. Per questo riteniamo che in Umbria sia quanto mai urgente che la mozione per la sicurezza sul lavoro, promossa delle forze di minoranza a seguito della gravissima esplosione alla Greenvest di Gubbio che procurò la morte di due persone e tre feriti gravi, poi approvata, in Aula lo scorso 25 maggio, debba trovare subito applicazione entrando a tutti gli effetti a far parte delle priorità di questa Giunta regionale”.

“Serve dunque - prosegue il consigliere regionale - accelerare specie sulla ricognizione preventiva delle risorse da destinare alle azioni regionali, affinché si possano davvero assicurare tutte le condizioni di massima sicurezza e salubrità nei luoghi di lavoro e, quindi, di tutela dei lavoratori, al fine da ridurre al minimo ogni tipo di infortunio mortale e non, attraverso una scrupolosa attività di prevenzione, che preveda il rafforzamento della formazione e dell'informazione e, non da ultimo, attraverso rigorosi e costanti controlli, anche con l'immissione in ruolo di nuove unità di personale qualificato, con competenze specifiche”.

“Solo così - conclude il capogruppo Dem - la politica potrà dimostrare di farsi davvero carico di un problema che, oltre ad essere alla base di tragedie personali e familiari, ha una diretta incidenza anche sull'economia e sulla stato sociale, andando a gravare direttamente sul sistema sanitario, previdenziale, assicurativo, amministrativo e giudiziario”.


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