(UNWEB) “L’allerta lanciata ieri dall’associazione italiana di oncologia medica rispetto all'aumento di casi di tumore in fase avanzata dovuto ai ritardi nelle diagnosi e nelle cure accumulati negli ultimi due anni di pandemia, deve stimolare l’avvio di una profonda riflessione anche nella nostra Regione”. Lo dichiarano in una nota congiunta i consiglieri regionali Pd Michele Bettarelli (vice presidente dell’Assemblea legislativa) e Tommaso Bori (vice presidente della Commissione Sanità).

“In questo senso - aggiungono - riteniamo indispensabile che la Giunta regionale cambi passo, perché senza un'adeguata programmazione, con assegnazione di risorse e personale, sarà oltremodo difficile, come certificano i dati e gli esperti, affrontare neoplasie in fase avanzata. Preoccupano in tal senso le affermazioni del direttore della Sanità regionale Maurizio Braganti che proprio ieri, nell’ambito dei lavori della Commissione (https://tinyurl.com/terzacomm-oncologia(link is external)), e in assenza dell’assessore regionale Luca Coletto - sottolineano i due vice presidenti - ha dovuto ammettere i ritardi accumulati specie nell’ambito di alcune tipologie di screening oncologico e sul fronte del registro tumori. Crediamo che a due anni di distanza dai primi roboanti annunci - proseguono - sia inaccettabile dover prendere atto che, ad oggi, il Registro Tumori non è ancora stato riattivato, e mancano ancora personale, procedure e software oltre che i relativi avvisi per le gare di affidamento dei servizi”.

Per Bettarelli e Bori “la crisi nell'assistenza sanitaria causata dalla pandemia, che in Umbria sta portando allo smantellamento del sistema pubblico e universalistico, non può più essere affrontata con iniziative estemporanee come è avvenuto finora, basate sull'apertura e la chiusura dei reparti in relazione all'incremento del numero dei contagiati dal Covid-19. Chiediamo pertanto alle Istituzioni regionali di definire un programma credibile rispetto all’implementazione dell'attività oncologica ospedaliera e all’incremento delle misure di prevenzione e screening a partire dal prezioso lavoro già svolto in passato dal Registro Tumori”.


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