(UNWEB)  La Seconda commissione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, presieduta da Valerio Mancini, ha affrontato in apertura della seduta odierna la mozione del consigliere regionale Vincenzo Bianconi (Gruppo Misto) relativa alla “Candidatura del Lago Trasimeno, della Cascata delle Marmore e della Piana di Castelluccio di Norcia nella lista del patrimonio mondiale Unesco”.

L’atto di indirizzo, presentato in Aula da Bianconi a gennaio 2021 (https://tinyurl.com/trasimeno-unesco(link is external)) e poi rinviato in Commissione, evidenzia che “il Lago Trasimeno, la Cascata delle Marmore e la Piana di Castelluccio di Norcia rafforzano la caratterizzazione dell’immagine dell’Umbria nel mondo, e questo non soltanto in riferimento agli incantevoli scorci naturalistici, ma anche rispetto alla secolare azione dell’uomo che li ha rispettati ed in alcuni casi plasmati, vivendo in armonia con la natura e creando così contesti storico-artistici-naturalistici unici al mondo. Il loro inserimento all’interno della Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco contribuirebbe non soltanto a tutelare l’integrità di tali patrimoni naturalistici-paesaggistici, ma, attraverso la loro valorizzazione, favorirebbe uno sviluppo locale più consapevole, oltre a rafforzare ulteriormente in tutto il mondo l’immagine positiva del brand ‘Umbria’ e di conseguenza di tutte le sue produzioni di beni e servizi. Una sfida di visione e di ambizione, condivisa con associazioni e operatori economici. Necessario coinvolgere le comunità, altrimenti anche il riconoscimento Unesco non porterà nessun beneficio ai nostri territori”.

Rispetto agli obiettivi dell’atto di indirizzo sono stati ascoltati i sindaci di Castiglione del Lago, Terni, Norcia e rappresentanti delle associazioni di categoria legate al settore turistico. La proposta di perseguire il riconoscimento Unesco ha ottenuto una unanime condivisione, quale “positiva opportunità di sviluppo per tutta l’Umbria e per il sistema turistico regionale”. Negli interventi sono state anche evidenziate le difficoltà da affrontare: Terni ha già avviato una analoga procedura che però è ferma dal 2015 e indicare tre siti non omogenei e distanti tra loro potrebbe rappresentare un ostacolo al riconoscimento Unesco. Infine è stato sottolineato che l’impegno non riguarda solo l’ottenimento del riconoscimento da parte dell’Unesco ma anche il suo mantenimento.

Al termine della seduta partecipativa, il presidente Mancini ha chiesto a tutti gli intervenuti di elaborare delle proposte integrative rispetto al testo della mozione al fine di giungere ad un documento completo e condiviso da portare in Aula in tempi congrui.


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